Un’esplosione si è verificata a Beirut nel quartiere sud di Beir el-Abed, roccaforte di Hezbollah. Lo riferiscono funzionari della sicurezza libanese, aggiungendo che ci sono vittime. Secondo la televisione di Hezbollah, al-Manar, lo scoppio è stato provocato da un’autobomba che si trovava all’interno di un parcheggio vicino a un centro islamico. Le fonti della sicurezza sostengono però che la natura dell’esplosione non sia chiara.
Dal luogo dello scoppio si è sollevata una colonna di fumo nero, come mostrano le immagini di al-Manar, e sul posto ci sono i soccorritori che si stanno affrettando a trasportare i feriti in ospedale. L’esplosione è avvenuta vicino a un distributore di benzina e diverse auto hanno preso fuoco. Sul posto sono arrivate molte ambulanze e furgoni dei vigili del fuoco, a sirene spiegate. Secondo i testimoni, i feriti sono stati trasportati nei due ospedali vicini Bahman e Rasoul al-Atham. Si tratta di una zona residenziale e commerciale e lo scoppio ha danneggiato diversi edifici, mandando in frantumi i vetri del vicinato. Diverse settimane fa due razzi avevano raggiunto la zona sud di Beirut provocando alcuni feriti.
L’esplosione giunge in coincidenza con l’inizio del Ramadan per molti libanesi sciiti ed è la peggiore avvenuta nella zona da anni. In Libano sono in aumento le tensioni fra sciiti e sunniti, anche per effetto della guerra nella vicina Siria: i ribelli siriani sono perlopiù sunniti e vengono appoggiati dalla parte sunnita della popolazione libanese; il gruppo Hezbollah è invece sciita e molti sciiti libanesi sostengono Bashar Assad, che è un membro della setta alawita, derivata dall’islam sciita.
Alcuni gruppi di ribelli siriani hanno minacciato di colpire il Libano dopo che Hezbollah si è schierato apertamente a fianco di Bashar Assad inviando propri militanti in Siria per unirsi all’esercito nella battaglia contro i combattenti dell’opposizione. L’intervento dei combattenti di Hezbollah è stato fondamentale per il regime di Assad nella riconquista della città strategica di Qusair, vicino al confine libanese, della quale il governo ha ripreso il controllo il 5 giugno scorso. A maggio due razzi hanno colpito una roccaforte di Hezbollah nel sud del Libano, ferendo quattro persone. Il lancio avvenne alcune ore dopo che il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, aveva promesso in un discorso di aiutare Assad a vincere la guerra civile in Siria. A giugno un razzò colpì la stessa zona senza provocare vittime.