Non è previsto per oggi nessun Consiglio dei ministri per il via libera alla maxi manovra. Il provvedimento, chiamato finora “dl aprile”, è destinato a diventare “dl maggio”. è in fase di completamento e l’esecutivo punta a vararlo nei prossimi giorni. In parallelo viaggerà l’altro provvedimento gemello sulle semplificazioni e norme per sbloccare i cantieri sul quale il governo punta per la ripartenza economica. La Camera ieri ha dato il via libera al Def e alla relazione con cui si autorizza lo scostamento di bilancio. Le opposizioni hanno votato no al Def e sì all’extra-deficit. E oggi si attende che il Senato faccia lo stesso.
MISURE SENZA PRECEDENTI. Il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri a Montecitorio ha ribadito: “Lo scostamento richiesto è molto rilevante: 55,3 miliardi di indebitamento e un saldo netto da finanziare di 155 miliardi. Cifre imponenti il cui impiego è tuttavia necessario per proseguire il necessario sostegno economico alle famiglie e alle imprese”. Una manovra di un’entità poderosa mai vista dal dopoguerra. E dopo la crisi, ha assicurato il numero uno di via XX Settembre, non sarà necessario imporre misure lacrime e sangue. Il ministro del Lavoro Nunzia Catalfo ha confermato lo stop ai licenziamenti e la proroga per altre 9 settimane della Cig. Tra cassa integrazione, bonus autonomi rafforzato a 800 euro, Naspi e indennizzi per colf e badanti il pacchetto lavoro assorbe circa 24 miliardi.
Ma molti sono i capitoli su cui ancora manca l’intesa: non è stata definita la platea che verrà raggiunta dal Reddito di emergenza per chi non ha sussidi di sorta né se sarà l’Inps (come desiderano i 5Stelle) a gestire il nuovo Rem o se saranno i Comuni (come chiede Iv). Gli enti locali reclamano molto più dei 3 miliardi e mezzo promessi dal governo. A dividere anche le misure per le famiglie. Per il rientro al lavoro dei genitori con i figli ancora a casa da scuola verrà stanziato mezzo miliardo per il rinnovo del bonus babysitter e la proroga dei congedi speciali. Iv insiste sull’assegno unico per i figli. Vari ministeri sono al lavoro sui centri estivi. M5S insiste per inserire una sorta di quoziente familiare nelle misure da varare. E si ragiona, in questo senso, sulla terza mensilità, relativa al mese di maggio, per gli autonomi che potrebbe essere più selettiva, con tetti legati al reddito o ai carichi familiari o ai settori più colpiti.
LUNGO ELENCO. Anche nel prossimo provvedimento ci sarà un pacchetto di misure per le imprese: sul fronte fiscale saranno riproposte sospensioni, agevolazioni e semplificazioni, incluso il rinvio di atti e cartelle e dell’obbligo generalizzato dello scontrino elettrico. Poi c’è il pacchetto di circa 15 miliardi per le imprese tra riduzione degli oneri fissi per le bollette elettriche, credito di imposta per gli affitti, 8 miliardi per ristori diretti per le micro aziende. E altri 5 miliardi per consentire allo Stato di entrare nel capitale di quelle tra 10 e 249 dipendenti. Verranno stanziate nuove risorse a sanità e Protezione civile.
E ancora: più fondi per le imprese che devono sanificare gli ambienti e l’azzeramento dell’Iva sulle mascherine, per poi passare all’aliquota agevolata al 5% a partire dall’anno prossimo. E ci sarà anche una card da 200 euro per acquistare bici, anche elettriche, monopattini, o da spendere per i servizi di car sharing, per cercare di non intasare i mezzi pubblici. In discussione anche le misure per il turismo con l’introduzione del bonus vacanze.