Se in queste ore la regione Lombardia è nel mirino dei pm non è solo per la gestione dell’emergenza Covid-19 nell’ospedale di Alzano Lombardo. Infatti esiste un altro caso scottante che sta creando imbarazzo al Pirellone, quello delle morti sospette – già confluite all’interno di un fascicolo d’indagine della Procura di Milano – avvenute all’interno del Pio Albergo Trivulzio.
La struttura, ossia il più grande polo geriatrico italiano e il quarto per grandezza in tutta Europa, è diventata tristemente nota nelle ultime settimane perché, come denunciato da familiari e dipendenti, è stato registrato il decesso anomalo di 70 anziani a marzo e di altri 30 ad aprile. Numeri inquietanti per i quali oltre ad un’indagine dei pm, in cui non risultano iscritti nel registro degli indagati ma si ipotizzano gravi reati, il ministero della Sanità ha inviato i suoi ispettori. Accuse rigettate dall’azienda secondo cui è stato fatto tutto nel rispetto della salute di pazienti e dipendenti.
Sul caso si è mossa anche la Regione, forse nel tentativo di tirarsi fuori dalle polemiche, nominando una commissione col “compito di accertare i fatti e con particolare riferimento alle procedure adottate sin dalle fasi iniziali per gestire la situazione di emergenza legata al coronavirus” spiega l’assessore Giulio Gallera. A dirigerla c’è Vittorio Demicheli, direttore sanitario dell’Ats di Milano, e nel gruppo spicca l’ex pm di mani pulite, Gherardo Colombo (nella foto).