Dall’11 marzo al 4 aprile le forze di polizia, nell’ambito dei controlli sul rispetto delle restrizioni imposte dal Governo per contenere la diffusione del virus Covid-19, hanno controllato 4.859.687 persone e 2.127.419 esercizi e attività commerciali. Complessivamente le contestazioni, per violazioni ai divieti anti-contagio, sono state 176.767, delle quali 115.738 denunce per violazioni dell’articolo 650 del codice penale (inosservanza dei provvedimenti) e 61.029 per violazioni amministrative, dopo l’entrata in vigore, il 26 marzo scorso, del decreto legge che ha modificato la disciplina delle sanzioni.
La nuova norma, spiega il Viminale, differenzia, infatti, “gli illeciti superando lo strumento originariamente individuato nell’articolo 650 cp. Lo stesso articolo, al comma 8, affrontando le relative questioni di diritto intertemporale, stabilisce che le norme che sostituiscono sanzioni penali con sanzioni amministrative si applicano anche alle violazioni commesse prima dell’entrata in vigore dello stesso decreto legge”.
Nella giornata di ieri, informa ancora il ministero dell’Interno, le persone e gli esercizi/attività commerciali controllati sono stati rispettivamente 229.104 e 87.364. Per quanto riguarda le persone: 9.284 sono state sanzionate in via amministrativa per violazione dei divieti sugli spostamenti, 54 quelle denunciate per false attestazioni e 10 (positive al Covid-19) denunciate per aver violato l’obbligo della quarantena. Dal 26 marzo i pazienti positivi identificati all’esterno delle proprie abitazioni sono stati 394, rischiano il carcere da uno a 4 anni per aver attentato alla salute degli altri cittadini. I titolari di esercizi commerciali sanzionati sono stati 173, i provvedimenti di chiusura delle attività 27.