di Valeria Di Corrado
I grillini minacciano di usare l’apriscatole con Zingaretti e Zingaretti minaccia di usare il tritacarne con i grillini. Lunedì mattina il gruppo M5S del Lazio ha presentato un esposto alla procura regionale della Corte dei Conti in cui denuncia una serie di presunti sprechi fatti dalla giunta che si è appena insediata alla Regione. E il neo governatore di tutta risposta ha annunciato di sporgere querela per diffamazione. Tra i documenti allegati all’esposto c’è anche “la delibera segreta n. 120/2013 – spiegano i pentastellati sul loro sito internet – che permette al Segretario generale di istituire posizioni dirigenziali individuali, e che non è stata pubblicata sul Bollettino Ufficiale”. Si tratta di una deliberazione della giunta regionale che – stando alla copia pubblicata on line – sarebbe stata approvata lo scorso 5 giugno, su proposta del Presidente, dalla quale sarebbe scaturita la pioggia di consulenze esterne, di cui La Notizia si è già occupata nei giorni scorsi. A partire dalle due posizioni dirigenziali (molto affini nella loro natura) istituite ex novo il 10 giugno scorso, su disposizione del Segretariato generale, e assegnate senza una selezione pubblica (trattandosi di incarichi fiduciari) a due trentenni che avevano lavorato in precedenza con Zingaretti: Gianluca Giansante nominato dirigente della “comunicazione e relazione digitale con i cittadini” e Carlo Guarino nominato responsabile “Social media manager, web content manager, coordinamento newsletter istituzionali”. Addirittura nella pubblicazione delle delibere sul Bollettino ufficiale c’era stata una duplicazione, che poi l’amministrazione ha addebitato a un “errore materiale”.
E la furia grillina sembra confermarlo: “Si duplicano incredibilmente incarichi e posizioni dirigenziali, si assegnano ad esterni incarichi senza procedure di evidenza pubblica, si violano sistematicamente norme di legge sulla selezione del personale e sui limiti di spesa”. Proprio sul nostro giornale di ieri abbiamo spiegato come Zingaretti il 25 giugno, il giorno prima delle nomine di 4 consulenti esterni, abbia prelevato dal Fondo di riserva della Regione “per le spese obbligatorie” 80 mila euro con i quali ha rimpinguato il capitolo relativo alle “Spese di funzionamento, commissioni, comitati e organi consultivi, consulenze”. In totale, solo per il 2013, l’onere a carico dell’amministrazione per questi incarichi ammonta a 67.500 euro. E poi c’è l’infornata del 21 giugno di altri 7 consulenti (costo complessivo per 5 anni un milione 400 mila euro) che andranno a comporre il “Comitato per la legislazione”, un organo istituito ex novo proprio da Zingaretti per esigenze di semplificazione normativa. “La minaccia di querele da parte della Giunta – concludono i grillini – evidenzia il grave stato di difficoltà della sua azione politica, priva di argomenti e incapace di fornire risposte ai fatti dettagliati e circostanziati contenuti nel nostro esposto, rafforzando cosi le ragioni dell’azione di controllo e di critica costruttiva messe in atto da parte dei consiglieri del M5S. Ci chiarisca il Presidente Zingaretti, ad esempio, perché è stato nominato un dirigente esterno responsabile rapporti con gli organi di informazione e un altro responsabile rapporti con i mass media, o perché si sono nominati tre dirigenti esterni responsabili attività web?”.