Fumata nera all’Eurogruppo. I ministri hanno terminato la loro riunione senza riuscire a stendere un documento conclusivo che mettesse nero su bianco le opzioni da sottoporre ai leader domani. Lontana è l’intesa a Bruxelles sugli strumenti che la Ue potrebbe mettere in campo per contenere gli effetti devastanti del coronavirus sull’economia del Vecchio continente. Il presidente dell’Eurogruppo, Mario Centeno, prima dell’inizio della riunione, ha assicurato che gli Stati membri e le istituzioni sono impegnati in uno sforzo “senza precedenti” per rispondere all’impatto economico e finanziario della crisi. Ma il fronte europeo è spaccato in due.
L’Italia, con l’appoggio di Francia, Spagna, Portogallo e Grecia, chiede ai partner europei un ricorso al fondo salva Stati senza condizionalità date l’eccezionalità e la gravità della situazione. Le condizioni per ottenere una linea di credito del Mes non possono essere quelle attuali, sostiene il fronte Sud. Ma Olanda e Germania fanno muro e restano contrarie a forme incondizionate di sostegno finanziario. Non è un caso che il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri non nasconda di puntare più sullo scudo della Bce che sul Mes. Il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco rassicura. La Bce, dopo un problema di comunicazione iniziale, “è presente, i redditi saranno tutelati”.
Gualtieri, peraltro, deve fare i conti anche con un’opposizione che ha fatto del no all’uso del Mes una battaglia a difesa degli interessi nazionali. La Germania, in più, ha bocciato senz’appello la proposta sui coronabond lanciata da Giuseppe Conte. Il ministro dell’Economia tedesco Peter Altmaier ha definito “un dibattito fantasma” quello sulla possibilità di emissione di titoli garantiti da tutti i paesi europei per fare fronte alla crisi sanitaria ed economica della pandemia. Eppure al termine dell’Eurogruppo il commissario Ue, Paolo Gentiloni insiste: “I coronabond sono uno degli strumenti sul tavolo”. Ottimisti al termine Centeno: c’è un “ampio sostegno” per gli “strumenti esistenti” del Mes, ad esempio la Enhanced credit lines, con “condizionalità vincolate all’emergenza Coronavirus nel breve termine”. E la Francia: “Discussione costruttiva per mobilitare tutti gli strumenti della zona euro di fronte alla crisi del Coronavirus: c’è una convergenza di opinioni sull’uso del Mes. Buona base operativa per il Consiglio europeo”. Appuntamento a domani.