“Questo è il momento di compiere un passo in più, quello più importante. Ora disponiamo anche la chiusura di tutte le attività commerciali, di vendita al dettaglio, ad eccezione di quelle dei beni di prima necessità e delle farmacie. Chiudiamo negozi, bar, pub, ristoranti. Resta consentita la consegna a domicilio. Restano garantiti i servizi pubblici essenziali tra cui i trasporti e i servizi di pubblica utilità, il funzionamento dei servizi bancari, postali, finanziari, assicurativi. Nessuna corsa a fare acquisti di cibo”. E’ quanto ha detto il premier Giuseppe Conte nel corso di una diretta Facebook a proposito dell’emergenza Coronavirus.
“Siamo consapevoli – ha aggiunto il presidente del Consiglio – che bisogna procedere gradualmente, ma ora è il momento di fare un passo in più. Ho fatto un patto con la mia coscienza al primo posto ci sarà sempre la salute degli italiani. Tutto il mondo ci guarda, vedono un Paese in difficoltà ma ci apprezzano perché stiamo dando prova di grande vigore. Domani non solo ci guarderanno ancora e ci prenderanno come esempio positivo che e’ riuscito a vincere questa battaglia”. “Per avere un riscontro effettivo” sulle misure finora attuate, ha detto ancora Conte, “dovremo attendere un paio di settimane”.
“E’ importante – ha proseguito il presidente del Consiglio – essere consapevoli che abbiamo cominciato da poco a cambiare le nostre abitudini, l’effetto di questo nostro grande sforzo si vedrà solo tra un paio di settimane, nessuno deve pensare che già domani si potrà misurare l’impatto di queste misure. Per avere un riscontro si dovranno attendere un paio di settimane”.
“A breve – ha aggiunto il presidente del Consiglio – nominerò un commissario delegato per potenziare la risposta delle strutture ospedaliere a questa emergenza sanitaria. Sarà un commissario che avrà ampi poteri di deroga e che lavorerà per rafforzare soprattutto la produzione e la distribuzione di attrezzature per terapia intensiva e sub intensiva. Sarà Domenico Arcuri, ad di Invitalia (ecco chi è). Avrà il potere di creare nuovi stabilimenti per la produzione di queste attrezzature e per sopperire alle carenze riscontrate. Si coordinerà con Borrelli e con la protezione civile”.
“Per quanto riguarda le attività produttive e professionali – ha detto ancora il premier – va attuata il più possibile la modalità del lavoro agile, vanno incentivate ferie, congedi retribuiti per dipendenti, chiusi reparti aziendali non dispensabili per la produzione”. Le nuove misure prevedono, inoltre, la chiusura di “parrucchieri, centri estetici e i servizi di mensa che non garantiscono la distanza di un metro”.
“Il Paese – ha concluso Conte – ha bisogno della responsabilità di ognuno di voi, ha bisogno di sessanta milioni di piccoli grandi sacrifici. Ognuno di noi ha bisogno dell’altro. Rimaniamo distanti oggi per abbracciarci con più calore e per correre insieme più veloci domani. Ce la faremo”. (Il testo integrale dell’intervento).
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