Ormai è impossibile smentirle, figuriamoci arginarle. Dilagano sui social e rimbalzano su Whatsapp. Alcune sono palesemente inverosimili, altre generano panico e psicosi. Parliamo di Coronavirus, ma, soprattutto, di fake news. Con il dilagare del virus è cresciuta anche la diffusione di bufale e bizzarre teorie. Tra le più virali c’è quella dell’invasione americana in corso in Europa per fronteggiare scenari apocalittici legati al virus cinese. Si tratta, in realtà, di 20-30mila uomini delle forze armate statunitensi che da settimane, e a prescindere dall’epidemia, stanno raggiungendo diversi paesi per partecipare alla maxi esercitazione Defender Europe 20.
Un’altra bufala, molto in voga, riguarda i miracolosi poteri della vitamina C: “Vitamina C a tutti quanti: bambini, adulti e soprattutto anziani, nell’ordine di 1-2 grammi al giorno” recita un messaggio. Le vitamine fanno bene ma non ci salvano dal Covid-19. Poi c’è il vaccino australiano “disponibile solo in Svizzera” e le bevande calde che “uccidono il virus”, mentre quelle fredde “facilitano la sua diffusione”, oppure il contagio via rubinetto dell’acqua, addirittura smentito dall’Iss. E ancora. Un messaggio, falso e attribuito alla Protezione civile, riferisce che se l’epidemia non sarà contenuta entro il 15 marzo “scatterà il biocontenimento BSL-4”, il massimo previsto. A Rieti, ma anche in altre città, piove Amuchina: “Dalle ore 11 di questa sera fino alle ore 5 del mattino faranno disinfestazione con gli elicotteri in tutta la città com’è c’è stato in Cina quindi stasera ritiriamo biancheria e per chi possiede animali farli entrare. Fate girare”. E’ tutto falso.
Ma il capitolo che riserva vere e proprie chicche è quello dei complotti: dal virus frutto di ricerche militari, per controllare il mondo o per favorire le multinazionali dei farmaci, alla tecnologia 5G che favorirebbe i contagi indebolendo il sistema immunitario. “Davvero è stato ingegnerizzato questo agente nei laboratori cinesi di Wuhan o le sindromi para-influenzali e le morti, registrate dapprincipio nella metropoli cinese come nelle regioni limitrofe, sono dovute alle micidiali onde millimetriche del 5G” si chiede su Facebook Rosario Marcianò (18mila follower), incallito sostenitore delle scie chimiche. Un tizio che, oltre ad aver sostenuto che sul Ponte Morandi non è morto nessuno, tempo fa scrisse che Valeria Solesin, vittima dell’attentato al Bataclan di Parigi del 2015, non era morta ma in realtà era pagata per fare la comparsa.