Rischia di finire sul banco degli imputati l’ex governatore dem della Calabria, Mario Oliverio. Proprio ieri la Procura di Catanzaro ha chiesto il rinvio a giudizio del politico accusato di aver utilizzato 95mila euro di fondi istituzionali per la sua promozione politica personale. Con Oliverio sono indagati anche un altro esponente del Pd, l’ex deputato Ferdinando Aiello, e il legale rappresentante di una società romana che organizza eventi. A decidere il destino degli imputati sarà però il gup di Catanzaro nell’udienza già calendarizzata per il prossimo 10 marzo.
La richiesta dei magistrati di Catanzaro, diretta da Nicola Gratteri, fa riferimento a un evento che si svolse a Spoleto nel luglio del 2018, a margine del Festival dei due mondi. Un’occasione per la quale la Regione stanziò quasi 100mila euro destinati, come previsto dalla normativa, al fine di promuovere il turismo nella Regione Calabria. Peccato che, almeno secondo la tesi dell’accusa, Oliverio avrebbe pensato bene di dirottarli “per finanziare un evento giornalistico”, intitolato Gli incontri di Paolo Mieli, “con finalità privatistiche di promozione politica”.
Un appuntamento, scrivono i pm, durante il quale l’allora Governatore si fece intervistare dall’ex direttore del Corriere della Sera (del tutto estraneo a quest’indagine, ndr) con modalità “tipiche di un talk show”. Una vicenda per la quale già la scorsa estate a Oliverio era stata sequestrata una cifra pari all’importo che secondo i pm era stato impiegato illecitamente.