È la primavera del 1977 quando Peppino Impastato, insieme a un gruppo di amici, inaugura Radio Aut, una radio libera nel vero senso della parola. Da Cinisi, feudo del boss Tano Badalamenti, e dall’interno di una famiglia mafiosa, Peppino scuote la Sicilia denunciando i reati della mafia e l’omertà dei suoi compaesani. Una voce talmente potente che poco più di un anno dopo viene fatta tacere per sempre. A ricordarlo, oggi, “Oltre i cento passi”, un libro scritto dal fratello minore di Peppino, Giovanni Impastato. Sarà presentato il 6 febbraio alla Camera alla presenza ovviamente dell’autore del libro (accompagnato dalle vignette di Vauro), del deputato questore Francesco D’Uva (nella foto), del presidente dell’Antimafia Nicola Morra, del giornalista Antonio Padellaro e di don Armando Zappolini.
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