Perché stupirsi del solitario “comizio” di Matteo Salvini a Porta a Porta due giorni fa durante l’intervallo della partita Juventus-Roma in piena campagna elettorale per l’Emilia Romagna? Perché meravigliarsi se da settembre a dicembre, secondo i dati Agcom, il segretario leghista è di gran lunga il personaggio politico più presente in Rai, tra telegiornali e programmi di approfondimento politico? I numeri sono, in effetti, a dir poco eloquenti: La Notizia ha conteggiato, riprendendo la documentazione Agcom che ogni mese monitora il pluralismo politico nelle trasmissioni televisive, i minuti di presenza del Capitano. Considerando Tg1, Tg2, Tg3, RaiNews più i programmi extra-tg di approfondimento politico andati in onda da settembre a dicembre (ultimi dati disponibili), si arriva a quota 1.428 minuti. In pratica quasi un giorno intero (più di 23 ore). è come se il Capitano in media sia comparso tutti i giorni, domeniche e festivi compresi, 12 minuti al giorno in media.
CAPITANO CIAK. Tutto è legittimo, ci mancherebbe. E, anzi, tale minutaggio indica l’attenzione dell’approfondimento del servizio pubblico verso i temi politici. Quel che però lascia più di un dubbio è la distanza siderale rispetto agli altri personaggi politici. Eccezion fatta per Giuseppe Conte (che però non ricopre incarichi partitici e, soprattutto, è presidente del Consiglio…), non ci sono rivali di Salvini in fatto di presenza davanti allo schermo. Il secondo è l’ormai ex leader del Movimento cinque stelle, Luigi Di Maio. E qui il dato è piuttosto curioso: nonostante sia stato nei mesi presi in considerazione sia capo politico del Movimento che ministro degli Esteri e precisando che l’Agcom monitora distintamente sia il primo ruolo che il secondo, Di Maio arriva a quota 757 minuti. Circa la metà dello spazio, invece, riservato a Salvini. Può andar peggio di così? Certamente.
Passiamo a Nicola Zingaretti. Secondo il conto del nostro giornale, il segretario del Partito democratico ha collezionato da settembre a dicembre un totale di 514 minuti tra telegiornali e approfondimenti politici. Con “buchi” piuttosto eloquenti: in tutti i quattro mesi presi in esame Zingaretti non compare neanche una volta nei programmi di approfondimento extra-tg di Rai2. Ma c’è di più: a conti fatti, sommando il minutaggio di Di Maio e di Zingaretti, comunque non si arriva a quanto collezionato, invece, dal segretario del Carroccio. E il dato non è così secondario: se è vero che nel secondo caso parliamo del leader del partito che secondo i sondaggi è di gran lunga il più apprezzato in Italia, è altrettanto vero che nel primo caso parliamo dei rappresentanti più autorevoli dei due partiti che compongono la maggioranza di governo.
TUTTI GLI ALTRI. Resta, ovviamente, il codazzo di tutti gli altri leader di partito. E anche in questo caso il discorso è piuttosto interessante. Se Silvio Berlusconi ha collezionato soltanto 95 minuti (è, probabilmente, anche per sua scelta quasi completamente assente dai programmi di approfondimento extra-telegiornali), Giorgia Meloni e Matteo Renzi sono decisamente poco dietro Zingaretti. La prima arriva a quota 423 minuti, il secondo a quota 403, entrambi soprattutto grazie al tempo concesso dai programmi di approfondimento (nel caso di Renzi, ovviamente, ha inciso la nascita di Italia Viva). In ogni caso, resta siderale per tutti la distanza da Salvini.