I dati preliminari del 2019 raccolti da Frontex, l’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera, parlano chiaro: il numero degli arrivi illegali di migranti nel territorio dell’Unione europea nel 2019 è calato ai minimi del 2013, ed è parti a circa 139mila ingressi, in calo del 6% rispetto al 2018 e in decremento del 92% rispetto al picco, raggiunto nel 2015. Il calo è dovuto principalmente alla diminuzione del numero delle persone approdate sulle coste europee attraverso le rotte del Mediterraneo Centrale e Occidentale. Il numero dei migranti irregolari che hanno attraversato il Mediterraneo Centrale, cioè in direzione delle coste italiane, è calato di circa il 41%, a quota 14mila: tunisini e sudanesi sono le principali nazionalità. Il totale dei migranti arrivati attraverso la rotta del Mediterraneo Occidentale, verso la Penisola Iberica, è stato di 24mila, in calo del 58%, con marocchini e algerini come nazionalità più rappresentate. Malgrado il trend discendente, la rotta del Mediterraneo Orientale, verso la Grecia, ha visto una crescente pressione migratoria, a partire dalla scorsa primavera in poi. Ha raggiunto un picco in settembre e poi ha iniziato a cadere, in linea con il trend stagionale: nell’intero 2019 ci sono stati oltre 82mila arrivi irregolari su questa rotta, il 46% in più del 2018.
24/12/2024
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