“Si avvia a conclusione un decennio impegnativo, contrassegnato da una lunga crisi economica e da mutamenti tanto veloci quanto impetuosi. In questo tempo sono cambiate molte cose attorno a noi, nella nostra vita e nella società”. Queste le parole con le quali il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha aperto, ieri sera, il suo tradizionale discorso di fine anno. Un discorso nel quale il capo dello Stato ha invitato a guardare al futuro “con fiducia” e a “impegnarci attivamente nel comune interesse”.
“L’Italia – ha detto Mattarella – riscuote fiducia. Quella stessa fiducia con cui si guarda, da fuori, verso il nostro Paese deve indurci ad averne di più in noi stessi, per dar corpo alla speranza di un futuro migliore”. Bisogna “aver fiducia – è il suo appello – e impegnarci attivamente nel comune interesse. Disponiamo di grandi risorse. Di umanità, di ingegno, di capacità di impresa. Tutto questo produce esperienze importanti, buone pratiche di grande rilievo”.
“E’ importante – ha detto Mattarella – sviluppare una cultura della responsabilità che riguarda tutti: dalle formazioni politiche, ai singoli cittadini, alle imprese, alle formazioni intermedie. La cultura della responsabilità costituisce il più forte presidio di libertà e di difesa dei principi, su cui si fonda la Repubblica. Questo comune sentire della società – quando si esprime – si riflette sulle istituzioni per infondervi costantemente un autentico spirito repubblicano”.
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“Ho seguito con attenzione le parole pronunciate dal Presidente Mattarella – scrive sulla sua pagina facebook il presidente del Consiglio Giusepppe Conte – nel corso del tradizionale messaggio di fine anno. I richiami all’Italia ‘dell’altruismo e del dovere’ e alla cultura della responsabilità, come pure l’invito a lavorare per migliorare la coesione sociale sono indicazioni che dobbiamo tutti porre a fondamento della nostra azione quotidiana. Progettare una società accogliente per le future generazioni, contrastare i cambiamenti climatici, rendere più stabili i rapporti di lavoro, colmare il divario tra Nord e Sud sono le basi su cui costruire oggi la comunità nazionale di domani”.
“Nel suo discorso – ha aggiunto il premier -, il Presidente Mattarella ha tracciato la rotta per lavorare tutti insieme per consegnare un Paese migliore ai nostri figli. Il suo discorso ripone fiducia nell’Italia e nelle sue meravigliose energie: nei nostri giovani, nella creatività che ci rende grandi in tutto il mondo, nel senso civico e di profonda solidarietà che è proprio della nostra tradizione”.
“Questa è l’immagine migliore dell’Italia – ha aggiunto Conte -: cittadini che fanno squadra, che uniscono forze, entusiasmo ed energie per l’amor patrio. Donne e uomini che vogliono un Paese all’altezza della propria Storia, donne e uomini che lavorano per un Paese più equo, più coeso, più sostenibile: un Paese migliore. È un compito impegnativo, ma è un compito alla nostra portata. L’importante è che ciascuno di noi, nell’ambito del proprio ruolo, della propria competenza, in base alla rispettiva responsabilità, si impegni in questa direzione e non perda di vista questa finalità. I miei migliori auguri per un felice anno nuovo a tutti voi”.
“Ringrazio il Presidente della Repubblica Italiana, onorevole Sergio Mattarella, per il pensiero che mi ha indirizzato nel suo Messaggio di fine anno, e lo ricambio invocando la benedizione di Dio sulla sua alta missione” ha detto Papa Francesco all’Angelus ha inviato i suoi auguri al Presidente della Repubblica.
“Grazie al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per le sue parole, che ancora una volta hanno tracciato la via da seguire. Essere uniti, solidali, altruisti e comprendere le difficoltà degli altri è il solo modo per tornare a crescere, anche e soprattutto culturalmente” scrive, invece, il ministro degli Esteri e leader M5S, Luigi Di Maio, commentando su twitter il messaggio di fine anno di Mattarella.
Il messaggio di fine anno del presidente della Repubblica, trasmesso ieri a reti unificate su Rai1, Rai2, Rai3 e Rainews24 dalle 20.30 alle 20.46, ha riunito davanti agli schermi televisivi 6 milioni 325 mila telespettatori con uno share del 37,19. Su Rai1 il discorso è stato visto da 4 milioni 905 mila spettatori e uno share del 28,8, su Rai2 da 560 mila spettatori (share 3,3), su Rai3 da 834 mila spettatori (share 4,9), RaiNews24 ha registrato lo 0,16 di share con quasi 27 mila persone collegate.