“Questi giorni sono stati difficili. Il mio nome sballottolato sui giornali per ogni sorta di retroscena, speculazione e cospirazione. Oggi persino Il Tempo mette il mio cognome in prima pagina associandolo alla loggia massonica P3. Un evidente errore di persona, che la dice lunga sul clima di confusione che regna nel Paese. E perché tutto questo? Perché ho mantenuto la parola. Avevo accettato l’incarico di ministro per dare una discontinuità totale alle politiche passate, e mettere la scuola, l’università e la ricerca al centro della programmazione politica”. E’ quanto scrive, in un lungo post su Facebook, l’ex ministro dell’Istruzione, Lorenzo Fioramonti, annunciando anche di aver lasciato il gruppo parlamentare del M5S.
“L’avevo promesso da vice ministro e l’ho confermato da ministro – scrive ancora Fioramonti -: o si torna a investire con coraggio sul futuro delle giovani generazioni o non resto a scaldare la poltrona. Siamo l’ultima nazione in Europa per investimenti in formazione e ricerca. Anche un paese in serie difficoltà economiche come la Grecia fa meglio di noi. Non c’è altro settore della società che meriti più attenzione. Per aver mantenuto la parola sono stato preso d’assalto da alcuni media, e va bene”.
“Ma gli attacchi più feroci sono arrivati dal Movimento 5 Stelle – scrive ancora l’ex ministro -, non criticando la mia scelta, ma colpendo la mia persona. Anche se tutti, ma proprio tutti, sapevano da mesi come la pensavo. Non ho mai nascosto nulla. Mi sono adoperato con proposte, idee innovative e visioni programmatiche. Ho fatto il mio lavoro con il massimo impegno, e chi mi ha visto all’opera lo sa bene. Quando si è trattato di sollevare delle critiche, l’ho fatto internamente, nelle modalità più opportune. Quando poi ho capito che nessuno ascoltava – sottolinea ancora -, le ho rese pubbliche, nella speranza di stimolare un dibattito. E l’ho fatto per mesi, non solo negli ultimi tempi”.
“In questo percorso – aggiunge Fioramonti -, ho incontrato tante persone che mi hanno sostenuto. Dentro e fuori dal Movimento. E non c’è niente di male se con alcune di queste persone si èvcercato di collaborare per riportare in auge temi cruciali come l’ambiente, lo sviluppo sostenibile, la formazione e la ricerca. Sono questi i veri temi del presente e del futuro. E invece tutti parlano di altro. Si è parlato di gruppi, correnti, partiti. Tutte parole al vento per riempire giornali e pagine web”.
“Il Movimento 5 Stelle mi ha deluso molto. So che esiste un senso di delusione profondo – conclude il post dell’ex ministri -, più diffuso di quanto si voglia far credere. E’ come se quei valori di trasparenza, democrazia interna e vocazione ambientalista che ne hanno animato la nascita si fossero persi nella pura amministrazione, sempre più verticistica, dello status quo. Eppure sono quelli i valori che lo hanno reso essenziale nell’evoluzione politica del nostro Paese e che io non posso rinnegare. Per questo motivo e per tutti gli attacchi che ho ricevuto, ho comunicato oggi al presidente della Camera la mia decisione di lasciare il gruppo parlamentare e approdare, a titolo puramente individuale, al Misto”.