Il ministro dell’Istruzione, Lorenzo Fioramonti, ha rassegnato le sue dimissioni con una lettera indirizzata al presidente del Consiglio Giuseppe Conte. La decisione sarebbe legata alla mancanza nella Manovra di fondi per la scuola, l’Università e la ricerca, per cui già dai primi giorni del suo mandato aveva chiesto risorse per 3 miliardi di euro. Fioramonti a ottobre aveva annunciato che si sarebbe dimesso spiegando che “la scuola è il fondamento della nostra comunità e quindi servono delle risorse perché dobbiamo dare un forte segnale di discontinuità rispetto al passato. Io continuo a sostenere questa tesi e sono una persona di parola: se non riuscirò a trovare queste risorse ne trarrò le dovute conseguenze”.
Pochi giorni fa, a Trieste, in occasione del vertice dei ministri della ricerca, il ministro si era di nuovo lamentato: “La scuola in questo Paese avrebbe bisogno di 24 miliardi. I 3 miliardi che io ho individuato, non sono la sufficienza ma rappresentano la linea di galleggiamento”. Per la sua sostituzione torna a circolare il nome di Nicola Morra, attuale presidente della commissione parlamentare Antimafia, già indicato come possibile ministro durante la formazione del governo Conte-bis.
“La verità – ha scritto questa mattina su Facebook l’ex ministro – è che sarebbe servito più coraggio da parte del Governo per garantire quella ‘linea di galleggiamento’ finanziaria di cui ho sempre parlato, soprattutto in un ambito così cruciale come l’università e la ricerca. Pare che le risorse non si trovino mai quando si tratta della scuola e della ricerca, eppure si recuperano centinaia di milioni di euro in poche ore da destinare ad altre finalità quando c’è la volontà politica”.