Sgombriamo il campo da ogni partigianeria e riflettiamo su com’è finita la guerra del Mes, il Meccanismo europeo di stabilità del quale gran parte degli italiani ancora adesso non hanno capito molto, e tra questi prima di tutti Matteo Salvini e Giorgia Meloni. In estrema sintesi si tratta di uno scudo da utilizzare in caso di gravi crisi finanziarie di sistema, salvando gli Stati che se fallissero manderebbero a ramengo il welfare, il lavoro, i risparmi e la stessa vita dei propri cittadini.
In passato questo strumento è stato utilizzato in ritardo e con condizioni capestro per chi vi ha fatto ricorso, a partire dalla Grecia, ma anche per questo si è deciso di modificarlo, e malgrado i Paesi più rigidi nel difendere l’austerità sui conti pubblici abbiano provato a renderlo pericolosamente vincolante, proprio l’Italia e gli altri governi che sostengono strategie economiche più espansive hanno imposto il veto sulle due insidie maggiori: la ristrutturazione automatica del debito degli Stati soccorsi e l’esclusione di restrizioni sui titoli di debito pubblico detenuti dalle banche.
Nulla a che vedere, dunque, con un aiuto mascherato agli istituti di credito tedeschi, come maramaldeggiano i sovranisti di casa nostra, oppure regali altrettanto segreti alla banche italiane, come denuncia l’estrema destra tedesca, alleata quando le serve alla Lega. Dopo aver accusato il premier Conte di aver firmato di nascosto il trattato, negando al Parlamento di dibatterne, con il voto di ieri sappiamo per certo che non è stato firmato un bel niente e anzi la firma delle modifiche all’accordo è rinviata.
Sappiamo poi che il Fondo non avrà il via libera italiano se non dopo aver conosciuto le altre riforme europee destinate a proteggere gli Stati in difficoltà. Sappiamo che c’è un’Europa solidale e un’altra ancora irriducibile nel vessare i popoli meno forti finanziariamente, e chi si oppone a cambiare gli strumenti di protezione fa esattamente il gioco dei più forti. E sappiamo infine che le Destre aiutate da qualche parlamentare transfuga pur di governare sono pronte a passar sopra i veri interessi nazionali, e se un giorno governeranno non faranno la gioia dei popoli ma delle élite, a partire da quelle tedesche che ci illudono di voler contrastare.