“La festa Vip in località montana della famiglia Benetton poche ore dopo la tragedia del 14 agosto 2018 credo riassuma l’immaturità concettuale del gestore Aspi”, taglia corto il deputato M5S, Alberto Zolezzi, che parla di “obbligo” di revoca della concessione ad Autostrade per l’intera maggioranza.
Il Movimento 5 Stelle la invoca dal crollo del Ponte Morandi. Alla luce delle nuove accuse dei pm sugli “omessi controlli come filosofia generale”, la revoca della concessione ad Autostrade può essere considerata ormai solo questione di tempo?
“Per i concessionari che si sono resi responsabili di omissioni e verosimilmente di danni e lutti la revoca si avvicina. Sensori tagliati e punteggi taroccati sono dati tecnici sufficienti. Sono in corso approfondimenti contabili e normativi per togliere la concessione di questi beni pubblici nei tempi più brevi ed evitando ricorsi e contenziosi”.
I magistrati liguri hanno parlato anche di “reiterata sottovalutazione dei pericoli”. L’accusa va ovviamente dimostrata, ma alla luce dei rilievi dei pm come giudica il comportamento di Autostrade dal giorno della tragedia di Genova ad oggi?
“La festa Vip in località montana della famiglia Benetton poche ore dopo la tragedia del 14 agosto 2018 credo riassuma l’immaturità concettuale del gestore Aspi. In linea con il verbale del Cda del gruppo Atlantia del marzo 2019, dopo la tragedia, dove si legge solo di “compensi dei dirigenti, bonus ai manager, affari sui pedaggi e Telepass”, investimenti all’estero anche fuori dall’Europa. D’altronde un guadagno di 2 euro investiti su 3 non si ha neppure con droga e “monnezza”, l’oro forse sta nelle autostrade”.
Di Maio è inflessibile: “Bisogna togliere a questi signori la concessione il prima possibile dopo che hanno preso i nostri soldi per i pedaggi senza fare la manutenzione”. Ma i vostri alleati che ne pensano? Sosterranno la stessa linea?
“È chiaro che il contratto è stato disatteso. Abbiamo già ottenuto con la precedente maggioranza che il ponte Morandi non fosse ricostruito da Aspi e ora i nuovi e i vecchi dati obbligano tutta la nuova maggioranza a revocare la concessione ad Aspi”.
Come giudica l’operato del ministro De Micheli, che ha rimpiazzato Toninelli alle Infrastrutture nel Conte-2, sul piano della gestione del dossier delle concessioni autostradali?
“Toninelli ha fatto un grande lavoro e si è sempre battuto coraggiosamente, dopo il crollo del ponte Moran, per la revoca della concessione ad Aspi. Proprio negli ultimi giorni anche il ministro De Micheli ha fatto passi avanti verso la revoca delle concessioni. Prosegue l’impegno, iniziato con Toninelli, a non aumentare i pedaggi in tutta Italia. Sta proseguendo la ripubblicizzazione dell’autostrada A22 fra il Brennero e Modena, che sarà seguita da altre procedure analoghe con trasparenza sui fondi e riduzione dei pedaggi”.
Di Maio ha chiesto una commissione sui fondi alla politica. Da sempre, tra i più generosi finanziatori dei partiti ci sono proprio i signori dei caselli. Crede che questo sistema abbia consentito ai concessionari di beneficiare di un trattamento di favore – magari attraverso controlli sulla manutenzione meno rigorosi del dovuto – da parte dei Governi che si sono succeduti dalla privatizzazione delle autostrade in poi?
“L’argomento manutenzioni va oltre la logica clientelare. Di sicuro un Toti che è stato finanziato dal gruppo Gavio e ora si trova un viadotto gestito dallo stesso gruppo crollato e la Regione Liguria isolata spero rifletta e faccia riflettere”.