“Dopo l’ordinanza emanata a luglio scorso, per risolvere l’emergenza rifiuti a Roma, la Regione Lazio è stata costretta a intervenire un’altra volta, emanando una seconda ordinanza. Nonostante la gestione sia competenza diretta di Roma Capitale, il testo firmato questa sera stabilisce una serie di azioni che il Comune dovrà intraprendere per evitare l’emergenza rifiuti a Roma. Non basta parlare dei problemi, i problemi vanno risolti”. E’ quanto ha dichiara il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, annunciando un nuova ordinanza sulla questione rifiuti della Capitale.
L’ordinanza ordina alla società LazioAmbiente e al Comune di Colleferro “che la ricezione della discarica di Colle Fagiolara, gestita dalla società Lazio Ambiente S.p.a. presso il Comune di Colleferro, è prorogata al 15 gennaio 2020, termine non ulteriormente prorogabile in ragione dell’interruzione dell’operatività dello stesso impianto determinatasi nel mese di novembre 2019”. Entro il 15 marzo 2020, si legge ancora nell’ordinanza firmata da Zingaretti, Ama dovrà approvare il Piano industriale contenente tutti gli impianti di trattamento e smaltimento, nonché aree, strutture e attrezzature necessarie a soddisfare il fabbisogno del territorio cittadino, in base ai principi di autosufficienza e prossimità stabiliti dal Testo unico ambientale, “anche allo scopo di rideterminare la priorità di accesso all’impiantistica privata presente nel territorio di Roma Capitale”.
Ad Ama, la Regione ordina inoltre “di programmare la manutenzione straordinaria dell’impianto Tmb di Rocca Cencia” di proprietà della stessa municipalizzata “in data non antecedente il 31 marzo 2020, al fine di assicurare la piena operatività delle prescrizioni di cui alla presente ordinanza e, di conseguenza, individuare soluzioni sostitutive della capacità di trattamento attualmente assorbita da tale impianto”. Roma Capitale, si legge ancora nel testo, allo scopo di garantire la continuità del servizio in vista della prossima chiusura della discarica di Colleferro, “dovrà costituire immediatamente una struttura tecnica composta da 3 rappresentanti individuati rispettivamente dalla Regione Lazio, dalla Città Metropolitana di Roma Capitale e da Roma Capitale, avente il mandato di predisporre, entro 5 giorni, il documento tecnico contenente gli elementi preordinati all’individuazione di uno o più siti, ovvero impianti, sul territorio di Roma Capitale, da destinare a operazione di smaltimento per i rifiuti derivanti dal trattamento dei rifiuti solidi urbani”.
Entro e non oltre 7 giorni “dalla trasmissione del documento tecnico”, prosegue l’ordinanza, il Campidoglio dovrà “individuare uno o più siti, ovvero impianti, sul territorio di Roma Capitale, che possano essere destinati a smaltimento per i rifiuti derivanti dal trattamento dei rifiuti solidi urbani. Infine, entro e non oltre 7 giorni dalla individuazione dei siti o impianti, l’adozione, da parte del sindaco di Roma Capitale, di ogni provvedimento necessario all’operatività degli stessi”.
La sindaca Virginia Raggi, questa mattina, aveva presidiato la sede del Consiglio regionale del Lazio riaffermando il no a nuove discariche nella Capitale e ribadendo che la Regione sul tema dei rifiuti deve fare chiarezza e ascoltare “la voce dei tre milioni di cittadini romani”.