Tre settimane in più per trovare un accordo per mantenere la produttività ordinaria degli stabilimenti dell’ex Ilva. Per questo l’udienza della causa civile in corso a Milano è stata rinviata al 20 dicembre. A deciderlo, oggi, è stato il giudice Claudio Marangoni nel corso della prima udienza del procedimento sul ricorso cautelare d’urgenza presentato dai commissari dell’ex Ilva contro ArcelorMittal nel quale sono presenti, come parti, anche la Procura milanese, la Regione Puglia e il Comune di Taranto.
“Nel procedimento cautelare promosso da Ilva spa in amministrazione straordinaria e altri – riferisce in una nota il presidente del tribunale lombardo Roberto Bichi – nei confronti di Arcelor Mittal Italia spa e altri, il presidente dottor Claudio Marangoni all’esito dell’udienza odierna – cui hanno partecipato i legali delle predette parti, la Procura della Repubblica di Milano intervenuta in giudizio, le parti intervenute Regione Puglia, Comune di Taranto e Codacons, nonché la Presidente del Consiglio di Amministrazione dottoressa Lucia Morselli e i commissari straordinari delle società ricorrenti – ha disposto il rinvio dell’udienza al prossimo 20 dicembre in funzione della trattativa da svolgersi sulla base delle intese e degli impegni assunti”.
Anche la Procura di Milano, che si è inserita nel procedimento, attende di vedere e di valutare come si evolveranno le trattative in corso, hanno spiegato il procuratore aggiunto Maurizio Romanelli e i pm Mauro Clerici e Stefano Civardi, intervenendo nell’udienza civile di oggi. La Procura, il 15 novembre scorso, attraverso una nota del procuratore capo Francesco Greco, aveva annunciato il suo intervento nella causa civile “ravvisando un preminente interesse pubblico relativo alla difesa dei livelli occupazionali, alle necessita’ economico-produttive del Paese, agli obblighi del processo di risanamento ambientale”.
L’amministratore delegato di ArcelorMittal, Lucia Morselli, presente oggi in aula a Milano durante l’udienza, ha garantito il normale funzionamento degli impianti e la continuità produttiva. Impegno che la multinazionale ha assicurato “in pendenza di questo giudizio fino al prossimo 20 dicembre”. L’Ad ha confermato la produzione giornaliera dello stabilimento di Taranto a 10 mila tonnellate, per la prima settimana e di arrivare, nelle successive tre settimane, con una crescita produttiva progressiva a 12 mila tonnellate al giorno.