L’immagine di quei 30 metri di asfalto finiti nel baratro e il guardrail sospeso nel vuoto è la cartolina di una Penisola duramente colpita dal maltempo. La pioggia che cade insistentemente da giorni sul Nordest, flagellando soprattutto la Liguria e il Piemonte, nel pomeriggio di ieri ha provocato una frana che ha travolto un pezzo di autostrada, la A6 Torino- Savona. Un crollo che non ha provocato vittime né feriti ma che ha riportato alla mente la tragedia del Ponte Morandi di Genova. Un episodio che ha imposto al centro delle cronache la fragilità di un territorio, da nord a sud, in questi giorni in ginocchio a causa di una perturbazione persistente quanto violenta.
Secondo il governatore ligure Giovanni Toti, in 36 ore sulla Liguria sarebbe caduta tanta pioggia quanto quella registrata in occasione dell’alluvione del 2014. La giornata si è aperta con una tragedia avvenuta nell’Alessandrino: un’auto con a bordo tre persone, nei pressi del comune di Sezzadio, è finita nel fiume Bormida. Due dei tre occupanti sono stati messi in salvo dai soccorritori, una terza, Rosanna Parodi, 52enne dipendente di una casa di riposo, risultata dispersa in mattinata è stata ritrovata priva di vita nel pomeriggio dai sommozzatori dei vigili del fuoco.
Danni in tutto il Piemonte a causa di torrenti esondati e di fiumi che hanno rotto gli argini. Nell’Alessandrino centinaia di persone evacuate a Ovada, Acqui Terme, Montechiaro d’Acqui e pure in alcune frazioni del capoluogo. Situazione difficile in Liguria, regione sulla quale la Protezione civile ha lanciato l’allarme rosso. Isolati, fin dalle prime luci del giorno gli abitanti di Stella, nel Savonese. Sfollati a Genova, Sant’Olcese, Albisola Superiore, Mallare, Savona, Varazze, Ospedaletti, Vessalico, Sanremo, Pieve di Teco, Ventimiglia. Domani in Val Bormida, nel Savonese, le scuole resteranno chiuse.
Allerta arancione, per pericolo valanghe in Valle d’Aosta. In migliaia le persone isolate a Gressoney-La-Trinite. In Lombardia attenzione per corsi d’acqua ingrossati dalle piene ma pure per il lago di Como, esondato in un punto. A Venezia l’acqua alta ha toccato il picco di 130 centimetri. Pure nel Veneto massima attenzione per i canali. A preoccupare in Emilia Romagna il Po per via della piena del fiume nel Piacentino e nel Parmense. Proprio in questa regione la Protezione civile ha diramato per la giornata di oggi l’allerta rossa.
Anche il Mezzogiorno ha dovuto fronteggiare una giornata di vera emergenza. Reggio Calabria è letteralmente finita sott’acqua: in alcuni quartieri la pioggia ha provocato pesanti allagamenti. Diversi automobilisti sono rimasti bloccati in strade trasformate in fiumi, intrappolati nelle proprie vetture fino all’arrivo dei soccorsi. Un treno diretto a Lamezia Terme è rimasto bloccato a causa del fango e dell’acqua che hanno invaso i binari. I venti forti hanno flagellato per tutta la giornata Puglia, Basilicata e anche la Campania, dove è esondato il fiume Sarno. Il maltempo non ha dato tregua neppure alle isole maggiori, sferzate da temporali e violente mareggiate.
La Protezione civile ha diramato l’allerta arancione in Abruzzo, Calabria, Marche, Veneto, Piemonte e settori di Lombardia e Puglia. Allerta gialla inoltre in Campania, Molise, Basilicata, Valle d’Aosta, Trentino Alto Adige, alcuni settori di Lombardia, Umbria, Emilia-Romagna, Sardegna, Sicilia. Un miglioramento si attende a partire dalla serata di oggi ma il tornerà a splendere sulla Penisola non prima di martedì.
Autostrada dei Fiori in una nota riferisce che in merito al crollo del viadotto sull’A6 c’è stato “un evento franoso di eccezionali dimensioni”, originato dalle incessanti ed eccezionali piogge che hanno colpito l’area del Savonese negli ultimi giorni, e sarebbe la causa del “crollo di circa 20 metri di impalcato in direzione Torino”. Tecnici e mezzi della Società Autostrada dei Fiori “sono accorsi immediatamente sul posto, insieme ai Vigili del Fuoco, alla Protezione Civile e alle Forze dell’Ordine, per coordinare i soccorsi, verificare in via prioritaria la presenza di mezzi e/o persone coinvolte, gestire la viabilità e mettere in sicurezza l’intera area”, spiega la nota della società controllata dal gruppo Gavio.
I tecnici di Autostrada dei Fiori stanno inoltre verificando l’integrità del viadotto in direzione Savona che, ad una prima analisi, sembra non essere stato danneggiato dalla frana. L’autostrada, in via cautelativa, rimarrà chiusa nel tratto compreso tra Millesimo e Savona, in direzione Savona, e tra Savona e Altare, in direzione Torino, finché non verranno completati i necessari accertamenti. Tutte le attività si svolgono in pieno coordinamento con il Ministero delle Infrastrutture, la Prefettura, la Regione Liguria e la Provincia di Savona.
“Il maltempo oggi ci da una tregua – ha detto il governatore della Liguria Toti – questo consentirà ai soccorritori e a chi sta lavorando di fare meglio. La nostra vera emergenza è il fatto che quel ponte è crollato in una situazione già gravemente compromessa, abbiamo un tema di viabilità che stiamo cercando di risolvere in breve tempo. La parte del viadotto non colpita dalla frana a prima vista è integra, ma va capito se la frana è ancora in movimento. Ci vorrà qualche giorno di lavoro. Siamo ragionevolmente ottimisti. C’è un tema di investimenti gigantesco, sia per manutenere sia per costruire nuove infrastrutture e continuiamo a ragionare da un lato di non fare nulla e dall’altro di cercare il primo colpevole di turno. La politica non può nascondere la propria incapacità nella ricerca di un untore di turno, di questo mi sono francamente stancato, voglio una politica normale che nasconda le proprie responsabilità cercando l’untore di turno”.
#Savona #A6, proseguite per tutta la notte le ricerche delle squadre #usar #vigilidelfuoco per escludere la presenza di auto coinvolte. Il pericolo di un’ulteriore colata di fango rende complesse le operazioni nell’alveo #25novembre 8:00 pic.twitter.com/bLoytD8lNg
— Vigili del Fuoco (@emergenzavvf) November 25, 2019