“Siamo sicuramente in ritardo, ma un ritardo clamoroso. Ci sono tre questioni fondamentali: la prima è che si sono negati i cambiamenti climatici per 20 anni. La seconda è che, quando bisognava spendere i soldi, non si sono spesi per la manutenzione. La terza è che tante regioni per fare voti hanno sbloccato i piani regolatori, cementificando il suolo. E’ un momento in cui non posso dire che risolveremo il problema entro domani”. E’ quanto ha detto il leader M5S, Luigi Di Maio, ospite a Non è l’Arena a proposito del crollo del viadotto sull’autostrada Torino-Savona.
“Vedere un ponte crollare – ha aggiunto il ministro dell’Interno -, nella stessa regione dove è crollato il ponte Morandi, e con un altro concessionario stradale che non sono i Benetton, continua ad avvalorare la nostra tesi che i concessionari che non fanno la manutenzione di ponti e strade non devono più avere le concessioni”.