“La Turchia è il solo responsabile dell’escalation e deve sospendere immediatamente le operazioni militari. Con la Turchia siamo ovviamente legati da vincoli di alleanza atlantica, ma ciò non toglie che di fronte ad azioni unilaterali di questa portata, l’Italia debba condannare immediatamente l’avvio di azioni militari da parte turca”. E quanto ha detto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, riferendo alla Camera, sull’operazione militare della Turchia in Siria. “Il lancio di questa operazione – ha aggiunto il leader pentastellato – è stato giustificato dalla Turchia in risposta alla minaccia terroristica che proverrebbe, a suo giudizio, dalle componenti curde che controllano il confine con la Turchia. Nei giorni precedenti all’attacco il governo italiano aveva espresso la sua preoccupazione per uno scenario di intervento militare”.
“Questo governo – ha aggiunto Di Maio – continua a ritenere che non possa essere militare la risposta alla crisi siriana. In modo fermo abbiamo rappresentato al governo turco la contrarietà a questa azione, abbiamo chiesto una soluzione di diplomazia e dialogo politico. Al consiglio degli Affari esteri dell’Unione europea abbiamo sollevato la necessità, a nome del governo italiano, che tutti e 28 gli stati membri aprissero una profonda riflessione sul blocco delle esportazioni di armamenti verso la Turchia”.
“Riflessione che è stata accolta positivamente. Nelle prossime ore – ha aggiunto il ministro degli Esteri -, formalizzerò tutti gli atti necessari affinché l’Italia blocchi l’esportazione di armamenti verso Ankara. Dall’Europa arriva una ferma condanna all’azione della Turchia, il Consiglio degli Affari esteri ha sollecitato la Turchia a un immediato stop delle operazioni militari. La Turchia è la sola responsabile dell’escalation, deve sospendere immediatamente le operazioni militari”.
“Ai curdi siriani – ha detto ancora Di Maio – va il nostro ringraziamento e la nostra gratitudine, ma e’ bene tener presente che la minaccia rappresentata da Daesh resta concreta e gravissima. L’offensiva turca rischia di vanificare quanto fin qui fatto. Le nostre preoccupazione vanno oltre il contesto della Siria nord orientale. Il conflitto continua a rappresentare una ferita aperta per la comunità internazionale. L’Italia rimane convinta che una pacificazione del paese non sarà possibile senza un processo politico credibile e inclusivo”.
“Con la richiesta formale dello stop alla esportazioni di armi – ha concluso Di Maio – dimostriamo che l’Italia non aspetta, che l’Italia non chiude gli occhi e si gira dall’altra parte di fronte alle vittime civili. Ora si devono mettere in atto gli strumenti diplomatici per fermare l’azione della Turchia. Per l’Italia e’ fondamentale operare per garantire l’incolumità della popolazione civile”.