Fratelli d’Italia apre ai fratelli di Cina che progettano un villaggio sportivo nella regione verde dei parchi, ai margini del leggendario lago abruzzese di Scanno. A consegnare le chiavi della regione ai cinesi è la Giunta di Centrodestra, a trazione sovranista, guidata dal meloniano Marco Marsilio col sostegno decisivo della Lega. Sì, proprio quelli del fortunato slogan “prima gli italiani”. Che in Abruzzo si declina ormai col “ma anche i cinesi”. È stato l’assessore regionale allo sport e alle aree interne, Guido Liris (Fdi), a fare gli onori di casa alla delegazione cinese della X-Tribe srl, che con la griffe Triathlon Cross XTerra, ha presentato il progetto in Regione con il sindaco di Scanno, Giovanni Mastrogiovanni. Una manciata di attivisti del Movimento 5 Stelle, nella località lacustre, si oppongono all’intervento, contrari anche alcuni consiglieri di opposizione di Scanno che chiedono, piuttosto, di sanare le vistose cicatrici degli anni ’70 e le colate di cemento dei complessi residenziali mai completati che marciscono sulle rive del lago.
Ma la Regione tira dritto sul villaggio sportivo, che sarà progettato secondo le più innovative tecnologie della bio-edilizia, dicono i cinesi, in modo da garantire il più alto livello di sostenibilità ambientale, utilizzando fonti di energia rinnovabile per ridurre al minimo l’impatto ambientale. Fatto è che dimensioni, capitali e location dell’intervento sul lago restano sconosciute, non c’è nulla di certo per i finanziamenti e i posti di lavoro generati dall’operazione. Insomma, pesano sul progetto una serie di interrogativi, come quelli sollevati dal consigliere regionale M5S, Giorgio Fedele: “Scanno è una perla d’Abruzzo che oltre ad essere valorizzata va tutelata, non si può investire oggi per un debito ambientale domani. Non è proprio il caso – mette in chiaro l’esponente grillino -. Più che critico sono dubbioso sulla base delle informazioni rese pubbliche dall’assessore regionale. Occorre un approfondimento per fugare tutti i dubbi”.
BENVENUTO MR. ZU. Porti chiusi, ma laghi aperti per questa iniziativa privata (cinese) da realizzare con capitali italiani e stranieri, ma tra la propaganda e i fatti, di mezzo c’è Mister Zu. “Zu sarebbe l’imprenditore cinese che sta provando ad investire con forza su vari tipi di mercati per – spiega l’assessore Liris -. Ha scelto Scanno perché è una meta che riesce a offrire sport, natura, cultura, tradizioni in un parco che è unico nel suo genere, proprio il tipo di location che offre per il villaggio che sta provando ad immaginare. Si tratta di un’opportunità eccezionale per l’intera regione e a livello nazionale”. Come dire, dalla via della seta a quella dello sport made in Cina il passo è breve. Quanto ai tempi l’assessore di Fratelli d’Italia vorrebbe premere l’acceleratore il più possibile.
“Se noi riuscissimo ad accorciare al massimo i tempi certamente faremo un favore non soltanto all’imprenditore cinese, ma a tutto un ambito territoriale e alla nostra regione – assicura -. Quindi stiamo parlando di mesi non di anni, almeno per l’iter progettuale e autorizzativo per quanto possibile e rimanendo certamente, questo lo vuole anche l’imprenditore mister Zu, nella legalità e nel percorso ortodosso amministrativo che bisogna portare avanti – conclude Liris -. Saremo a fianco anche nel dare una mano nell’agevolare questi passaggi”. è il sovranismo, bellezza! Ma made in Abruzzo. Dove gli italiani vengono prima, ma insieme ai cinesi. Chissà che ne diranno a Roma Matteo Salvini e Giorgia Meloni.