E’ arrivato il momento di cambiare “passo e atteggiamento” perché lo stallo con l’Egitto sull’omicidio di Giulio Regeni, il ricercato friulano sequestrato, torturato e ucciso al Cairo nel febbraio 2016, “non è più tollerabile”. E’ questo il messaggio che il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, ha riferito ricevendo alla Farnesina i genitori di Regeni. Di Maio ha confermato che da parte dell’Italia ci sarà il massimo impegno per riuscire a fare giustizia e conoscere tutta la verità sulla morte di Giulio.
“E’ stato un incontro molto importante. Speriamo in un cambio di passo – ha commentato Claudio Regeni dopo l’incontro con il ministro degli Esteri – anche nei confronti della controparte egiziana”. In mattina i genitori del giovane ricercatore hanno incontrato anche il procuratore vicario di Roma, Michele Prestipino e il pm Sergio Colaiocco, per fare il punto con gli inquirenti sullo stato dell’indagine che chiama in causa, per concorso in sequestro di persona, cinque ufficiali appartenenti al Dipartimento Sicurezza nazionale e all’Ufficio dell’investigazione giudiziaria del Cairo.