Il gup del Tribunale di Roma, Clementina Forleo, ha rinviato a giudizio cinque persone nell’ambito dell’inchiesta sul caso Consip. A processo, tra gli altri, andranno l’ex ministro allo Sport, Luca Lotti, per favoreggiamento, e l’ex comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, Tullio Del Sette, per rivelazione del segreto di ufficio. Prosciolto, invece, l’ex maggiore del Noe, Giampaolo Scafarto, accusato di rivelazione del segreto, falso e depistaggio. Il processo, per tutti, inizierà a Roma il prossimo 15 gennaio. Imputati anche l’imprenditore Carlo Russo, per millantato credito, Filippo Vannoni, per favoreggiamento e per lo stesso reato, anche un altro alto ufficiale dell’Arma, il generale dei carabinieri Emanuele Saltalamaccia.
L’inchiesta è legata al filone relativo alla fuga di notizie sul fascicolo che era stato avviato dai pm di Napoli sul maxiappalto Consip. Per il gup il maggiore Scafarto non alterò i contenuti di un‘informativa con l’obiettivo di arrestare Tiziano Renzi, il padre dell’ex premier. “Si tratta di errore sicuramente involontario – afferma il giudice nella sentenza – presumibilmente dovuto a una omessa correzione dell’informativa al momento della sua ultima stesura a meno di non voler attribuire all’imputato comportamenti del tutto illogici e anzi ‘schizofrenici'”. La Procura di Roma ha annunciato che impugnerà dinanzi alla Corte d’Appello la sentenza con cui il gup ha prosciolto Scafarto.