La priorità è “tenere i conti in ordine”. Ma senza pregiudicare l’adozione di misure coraggiose. Per le quali “sarà fondamentale” la lotta all’evasione: “Tutti devono pagare le tasse e pagarne meno”. Anche attraverso il taglio del cuneo fiscale sul lavoro. Priorità tra le altre priorità. A parti re da un green new deal sull’ambiente e un piano strutturale di interventi per il Mezzogiorno. è il premier Giuseppe Conte a stilare le linee guida della prossima Manovra, sulla quale il Governo è già al lavoro, nel corso dell’incontro di ieri con i sindacati a Palazzo Chigi.
MATTEI AVVISATI. Insomma, una legge di Stabilità nel segno della continuità con il cambiamento intrapreso l’anno scorso. Ma che ha anche un obiettivo politico. Anzi, due. Tagliare le gambe alla propaganda di Matteo Salvini e alla grancassa leghista del Governo delle tasse zerbino dell’Europa. E, allo stesso tempo, prevenire ora anziché curare poi, possibili scatti in avanti di Matteo Renzi nei cui riguardi, dopo lo strappo che ha portato alla scissione del Pd, nella maggioranza, dai Cinque Stelle ai dem per non parlare dello stesso Conte, la diffidenza resta il sentimento dominante e condiviso. Ma non è tutto.
Nel primo faccia a faccia del governo giallorosso – e pure un po’ rosè dopo il tiro mancino giocato dall’ex rottamatore – il premier ha annunciato ai vertici di Cgil, Cisl e Uil che anche un “piano straordinario sulla sicurezza sul lavoro”. Più che mani necessario nell’annus horribilis per i numeri relativi a morti e incidenti di recente diffusi dall’Inail. Ad occuparsene saranno i ministeri del Lavoro e della Sanità. “Ho accolto la vostra richiesta di un incontro urgente per discutere insieme a voi delle misure che riteniamo indispensabili per la crescita e lo sviluppo dell’economia italiana in vista della imminente manovra economica – ha spiegato Conte -. L’ascolto delle parti sociali è un metodo di lavoro che ho adottato sin dall’inizio e che intendo proseguire”. Non solo. “Il nostro obiettivo, infatti, è quello di remare insieme per il bene del Paese”, ha assicurato al tavolo con Maurizio Landini, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo, alla presenza anche dei ministri dell’Economia e del Lavoro, Roberto Gualtieri e Nunzia Catalfo.
PIENA SINTONIA. “Abbiamo un quadro di finanza pubblica che ci impegna con vincoli ben precisi – ha però avvertito Conte –. Vogliamo tenere i conti in ordine. Sarà fondamentale una seria lotta all’evasione fiscale. Tutti devono pagare le tasse per pagarne meno”. Alleggerimento della pressione fiscale che partirà dalla riduzione delle tasse sul lavoro, seguita da una nuova agenda di investimenti “verdi”, oltre a un piano strutturale di interventi per il Mezzogiorno sono “priorità che siamo determinati a mettere al centro della prossima Manovra economica”, ha aggiunto in apertura dei lavori. Tutti temi cari al Movimento Cinque Stelle, “la cui agenda, dopo il divorzio dalla Lega, è tornata centrale nel programma di Governo”, fanno sapere dai piani alti del Movimento. Un buon punto di partenza, secondo i sindacati. Che hanno ribadito la necessità di seguire un percorso comune con l’Esecutivo per datre una scossa all’economia del Paese. “Riduzione delle tasse” per “alzare le buste paga dei lavoratori”, taglia corto il segretario della Cisl, Furlan. Proprio quello che il Governo Conte punta a fare.