“Gli scontri continui con l’Europa sono finiti. L’Italia tornerà protagonista”. E’ quanto afferma, in un’intervista a Repubblica, il neoministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, assicurando che la manovra di ottobre non cancellerà né Quota 100 né il reddito di cittadinanza, ma non ci sarà una flat tax. Il programma del nuovo governo, ha aggiunto Gualtieri, “presenta forti segni di cambiamento che cercheremo di realizzare con un impegno triennale”. L’esecutivo, in particolare, si concentrerà “su investimenti, lavoro, uguaglianza, ambiente, giovani e donne”. Tra i provvedimenti allo studio, come aveva già anticipato il premier Giuseppe Conte, ci sono il piano per gli asili nido “che punta ad azzerare le rette per i redditi medi e bassi” e lo sblocco degli investimenti “puntando a innovazione e infrastrutture e con un focus particolare sulla sostenibilità ambientale e sociale”.
Sarà sostenuta anche un Green New Deal, ha detto ancora Gualtieri, “fondato su un piano straordinario di investimenti pubblici e privati”, un quadro nel quale sarebbe opportuno che la quota di finanziamenti nazionali “venisse scorporata dal calcolo del deficit strutturale”. Per quanto riguarda l’Ue, il ministro dell’Economia sottolinea che “il rapporto ambiguo e conflittuale della Lega con l’Europa ci è costato carissimo. Credibilità, coerenza e fiducia non solo possono darci un grande dividendo in risparmi sul pagamento degli interessi, ma sono anche decisive se si vuole incidere sulle grandi scelte europee”.
Con il commissario europeo Paolo Gentiloni, il neoministro discuterà “della necessità di una politica fiscale dell’area euro più espansiva”. E’ “importante mettere in modo credibile il debito su un sentiero di riduzione: sia sostenendo la crescita, sia garantendo la sostenibilità della finanza pubblica”. E con il taglio dei tassi “ancora una volta Draghi ha mostrato una straordinaria capacità di assumere le decisioni necessarie nel momento giusto”. L’impegno del governo con la manovra di ottobre è bloccare l’aumento dell’Iva e “avviare la riduzione della pressione fiscale per i redditi medi e bassi e per le aziende che innovano”. La flat tax, aggiunge il ministro è “archiviata” e “non la faremo mai. Dava tanto a chi ha di più”.
Quota 100 “ha una durata triennale e l’orientamento è lasciare che vada a esaurimento”; il reddito di cittadinanza “sarà confermato”, come anche gli 80 euro di Renzi, mentre la patrimoniale, “la escludo”. Sulle privatizzazioni “occorre un disegno complessivo e grande cautela”, mentre per Alitalia il ministero delle Finanze “parteciperà a livello di capitale al rilancio previsto dal piano attualmente allo studio della compagnia, che dovrà però essere un modello industriale sostenibile”.