“Il tema delle concessioni autostradali e quello della riforma della giustizia per noi sono e rimarranno prioritari”. La deputata del Movimento Cinque Stelle, Vittoria Baldino, non ha dubbi. L’alleanza giallorossa deve ripartire dal taglio dei parlamentari: bastano “due ore di lavoro a Montecitorio”.
Il discorso del premier Conte l’ha convinta? Perché il Governo giallorosso dovrebbe riuscire laddove quello gialloverde ha fallito?
“Ho apprezzato le parole di Conte e sicuramente ne seguiranno fatti concreti. In merito al Governo, non è una questione cromatica. Si tratta di esperienze diverse. Da una parte c’era un contratto che una delle due parti ha poi deciso di stracciare; dall’altra c’è un nuovo progetto che poggia su una scelta di responsabilità: fare realmente gli interessi degli italiani e non lasciarli in balia di una crisi che avrebbe trascinato il Paese nel baratro”.
Però alcune esternazioni di autorevoli esponenti del Pd, dalla ministra De Micheli sulle infrastrutture al vice segretario Orlando sulla giustizia, non promettono bene, non trova?
“Guardiamo ai fatti, per favore. Non è sulle esternazioni a mezzo stampa che si costruisce un confronto produttivo tra forze di Governo. In ogni caso, il tema delle concessioni autostradali e quello della riforma della giustizia per noi sono – e rimarranno – prioritari”.
Mentre in Aula dibattevate sulla fiducia in piazza Montecitorio Salvini e Meloni picchiavano duro contro il Governo dell’inciucio e delle poltrone. C’è il rischio che il Conte-2 possa essere percepito dall’elettorato proprio in questi termini?
“L’elettorato è composto da cittadini che osservano, ragionano e agiscono coerentemente. Gli italiani hanno capito alla perfezione le dinamiche di questa crisi, a partire da chi l’ha creata. Salvini si è arrogato il diritto di far cadere il Governo e mandare l’Italia allo sbaraglio: i cittadini, questo, lo ricorderanno. Non c’è dubbio”.
Il presidente del Consiglio Conte è stato chiaro: subito il taglio dei seggi parlamentari. Una vostra vittoria?
“Manca una sola votazione: quella finale alla Camera. È un tema da sempre al centro delle nostre battaglie, e adesso il traguardo è vicinissimo. Quando questa riforma verrà approvata, sarà una vittoria per tutti gli italiani. Risparmio di mezzo miliardo a legislatura, Camere più efficienti e a portata di cittadino. La politica avrà un volto più familiare”.
Ma la riforma sarà collegata a quella della legge elettorale? Nel Partito democratico c’è chi chiede che procedano di pari passo. Sarà così?
“Ci sono tante cose da fare per il Paese, e la riforma della legge elettorale è una di queste. Ma non cambiamo discorso. Adesso stiamo parlando del voto finale su un provvedimento – il taglio del numero dei parlamentari – che necessita delle ultime due ore di lavoro a Montecitorio. Intanto portiamo a casa questo”.
Cosa ne pensa della nuova squadra di governo e, in particolare, dei ministri in quota Movimento Cinque Stelle?
“Ho tanta fiducia nei ministri del Movimento, a partire dal nostro capo politico Luigi Di Maio. Formano una squadra compatta e ben amalgamata in quanto a competenze. Metteranno senza dubbio in campo tutti gli strumenti a loro disposizione per ricreare un’atmosfera di serenità nel Paese, per realizzare tutti i punti del programma e per riprendere la rotta del cambiamento. Dal Parlamento siamo pronti a dare il massimo supporto”.