Tutto come da copione: Giuseppe Conte scioglie la riserva al Quirinale e presenta la lista dei ministri. Il nuovo governo giallorosso è ai blocchi di partenza ed entrerà oggi nella pienezza dei poteri, dopo il giuramento di questa mattina al Quirinale e la fiducia delle Camere la prossima settimana. “Forti di un programma che guarda al futuro dedicheremo le nostre migliori energie, le nostre competenze, la nostra passione a rendere l’Italia migliore nell’interesse di tutti i cittadini”, ha spiegato il presidente del Consiglio in pectore, soddisfatto per l’arrivo in pista del suo “esecutivo-bis”, questa volta targato M5s-Pd. “C’è una maggioranza parlamentare e si è formato un Governo. La parola compete al Parlamento e al Governo che nei prossimi giorni si presenterà alle Camere per chiedere la fiducia e presentare il programma”, commenta il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, quasi a rispondere alle accuse ingiuste e ingiustificate che sono arrivate da destra.
LA GIORNATA. La giornata era cominciata con un’ultima riunione tra Leu, Pd e Cinque stelle per chiudere definitivamente il programma di Governo. E’ qui che sono stati definiti gli ultimi tasselli prima dello scioglimento della riserva, con la scelta del sottosegretario alla presidenza del Consiglio: entra così a Palazzo Chigi il pentastellato Riccardo Fraccaro nel ruolo ricoperto fino ad oggi dal leghista Giancarlo Giorgetti. Il premier e i 21 ministri (14 uomini e 7 donne, 10 M5S, 9 Pd, 1 di Leu, un tecnico) giureranno al Quirinale, poi si terrà la prima riunione dell’esecutivo. Nei prossimi giorni verranno nominati tutti gli altri sottosegretari e i viceministri. Lunedì sarà votata la fiducia alla Camera, martedì al Senato. All’inizio della prossima settimana si potrà quindi dire definitivamente chiusa la crisi ferragostana aperta da Matteo Salvini.
IMPEGNI IN CAMPO. Mentre Conte usciva dal Quirinale e incontrava, dopo Mattarella, anche il presidente della Camera Roberto Fico e quello del Senato Maria Elisabetta Alberto Casellati (a entrambi avrebbe consegnato il programma di Governo, in segno di garbo istituzionale) a parlare è Luigi Di Maio, neo-ministro degli Esteri, che auspica “un Governo coraggioso e ambizioso, in grado di portare avanti importanti provvedimenti per la crescita e lo sviluppo dell’Italia”. “C’è tanta voglia di fare e ripartiremo da dove ci siamo lasciati – afferma l’ex vicepremier M5S – con il taglio di 345 parlamentari e un risparmio di circa mezzo miliardo da indirizzare a scuole, infrastrutture, ospedali”.
Il nuovo partner di maggioranza, Nicola Zingaretti, parla invece di “un programma unico, di tutti, chiaro, e una squadra nuova”. Poi chiosa: “Il Governo è di forte cambiamento anche generazionale. Ora è tempo di cambiare l’Italia”. L’età media dei ministri (ecco la lista), non a caso, è sui 47 anni, il più giovane di sempre. Guida la classifica Di Maio con i suoi 33 anni. Oltre al neo ministro degli Esteri, gli under 40 sono altri 2 (Fabiana Dadone e Giuseppe Provenzano). Altri 10 si assestano sulla quarantina, compreso Roberto Speranza che ha festeggiato 40 anni a inizio anno. La patente di ‘senior’ del Conte bis va alla Lamorgese, che tra qualche giorno compirà 66 anni seguita da Dario Franceschini e Teresa Bellanova, entrambi 61enni. Un altro segnale di svolta che fa ben sperare.