Il premier Giuseppe Conte ha lasciato alle 14.30 Palazzo Chigi per recarsi al Quirinale dove, dopo un breve colloquio con il presidente Sergio Mattarella, intorno alle 15.30 (il video della diretta del Quirinale), ha sciolto la riserva illustrando al capo dello Stato le linee programmatiche e la lista dei membri del nuovo esecutivo forte dell’accordo tra M5S e Pd e del voto di ieri della base del Movimento sulla piattaforma Rousseau. Come da prassi, al termine del colloquio con il presidente, il segretario generale della Presidenza della Repubblica, Ugo Zampetti, ha ufficializzato il via libera al nuovo esecutivo, che giurerà domani, giovedì 5 settembre, al Quirinale, alle 10.
Conte sarà affiancato da una squadra di 21 ministri (14 uomini e 7 donne), 10 del Movimento Cinque Stelle, 9 del Partito Democratico, uno (Speranza) di Liberi e Uguali e un tecnico (Lamorgese), ecco chi sono: Luigi Di Maio (Esteri, M5S), Luciana Lamorgese (Interno, tecnico), Alfonso Bonafede (Giustizia, M5S), Lorenzo Guerini (Difesa, Pd), Roberto Gualtieri (Economia, Pd), Stefano Patuanelli (Sviluppo Economico, M5S), Teresa Bellanova (Agricoltura, Pd), Sergio Costa (Ambiente, M5S), Paola De Micheli (Infrastrutture e Trasporti, Pd), Nunzia Catalfo (Lavoro, M5S), Lorenzo Fioramonti (Istruzione, M5S), Dario Franceschini (Turismo e Beni culturali, Pd), Roberto Speranza (Salute, Leu). Riccardo Fraccaro (Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, M5S), Federico D’Incà (Rapporti con il Parlamento, M5S), Paola Pisano (Innovazione e digitalizzazione, M5S), Fabiana Dadone, (Pubblica amministrazione, M5S), Francesco Boccia (Affari regionali e Autonomie, Pd), Giuseppe Provenzano (Sud, Pd), Vincenzo Spadafora (Giovani e Sport, M5S), Elena Bonetti (Pari opportunità e famiglia, Pd), Enzo Amendola (Affari europei, Pd).
“Forti di un programma che guarda al futuro dedicheremo le nostre migliori energie, le nostre competenze, la nostra passione a rendere l’Italia migliore nell’interesse di tutti i cittadini” ha detto Conte a margine del colloquio con il capo dello Stato. Il premier si è poi recato a incontrare il presidente della Camera, Roberto Fico, e quella del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati.
“Vi tratterrò per pochi istanti. Sono qui – ha detto il presidente Mattarella in Sala stampa – per rivolgere un saluto a tutti voi, non per fare una dichiarazione. Una volta che, in base alle indicazioni di una maggioranza parlamentare, si è formato un governo, la parola compete al Parlamento e al Governo. Difatti il Governo, nei prossimi giorni, si presenterà davanti alle Camere per chiedere la fiducia e presentare il suo programma. Sono entrato in questa Sala stampa soltanto per salutarvi e ringraziarvi del vostro lavoro e dell’impegno con cui avete informato i nostri concittadini, sperando che il Quirinale vi abbia messo in condizione di poterlo fare senza troppi disagi”.
“Vorrei aggiungere – ha detto ancora il presidente della Repubblica – che per me è stato di grande interesse leggere ogni mattina, sui giornali stampati oppure on-line, o ascoltare la sera in tv, le cronache e le interpretazioni dei fatti da diversi punti di vista. Questo confronto tra prospettive differenti, opinioni diverse e diverse valutazioni, è prezioso per me, come per chiunque. E, ancora una volta, sottolinea l’importanza e il valore della libera stampa”.
“Bene questa svolta, ora è il tempo di cambiare l’Italia. Questo Governo nasce nel Parlamento come il Governo precedente, abbiamo fermato Salvini e il solo annuncio di questa fase sta facendo tornare l’Italia protagonista in Europa. Il calo incredibile dello spread che si è già determinato significa soldi in più nelle tasche degli italiani” il primo commento del segretario del Pd, Nicola Zingaretti.
“Sarà e dovrà essere un governo coraggioso e ambizioso, in grado di portare avanti importanti provvedimenti per la crescita e lo sviluppo dell’Italia. Un governo capace di sostenere il tessuto imprenditoriale, di offrire nuove opportunità sul mercato del lavoro e un governo vicino alle famiglie, non solo a quelle più in difficoltà, ma a tutta la classe media” commenta, invece, il leader M5S, Luigi Di Maio.