Giornata intensa per il premier incaricato Giuseppe Conte. Mentre prosegue il confronto tra delegazioni ed esponenti del Movimento Cinque Stelle e del Partito Democratico sul linee programmatiche del nuovo esecutivo. Conte, questa mattina, intorno alle 10, è salito, a sorpresa, al Colle per un incontro, informale e non programmato con il presidente Sergio Mattarella. Il professore, in queste ore, sta lavorando a un programma condiviso tra le due forze politiche dopo aver consultato, per due giorni, i partiti di maggioranza e opposizione e le delegazioni parlamentari di M5S e Pd.
“Sono fiducioso che si possa trovare un accordo” ha detto, sempre questa mattina, il capogruppo del Movimento 5 Stelle, Francesco D’Uva, entrando a Palazzo Chigi per l’incontro, programmato alle 12, tra il presidente incaricato e le delegazioni di M5S e Pd. “C’è bisogno di un chiarimento politico, noi ci aspettiamo che avvenga a breve, però sul tavolo di oggi c’erano le questioni programmatiche” ha detto, invece, il presidente dei senatori dem, Andrea Marcucci, a margine della stessa riunione.
Le due forze politiche, che puntano a dare vita al nuovo esecutivo, continuano a trattare sul programma, tema al centro degli ultimi incontri e anche delle dichiarazioni di ieri del leader M5S, Luigi Di Maio, che ha posto come condizione per andare avanti l’accettazione dei 20 punti elaborati dai gruppi parlamentari del Movimento. Il vice segretario del Pd, Paola De Micheli, ha chiesto un chiarimento a Conte ribadendo che il Partito democratico non accetta ultimatum.
Il capogruppo Graziano Delrio, sulla stessa lunghezza d’onda, ha auspicato che al tavolo ci si sieda senza aut aut ma con spirito costruttivo. “Abbiamo continuato l’approfondimento dei dossier insieme a Conte – ha poi dichiarato Delrio al termine della riunione – e abbiamo fatto ulteriori passi avanti. Poi il premier incaricato farà una sintesi”. Mentre il presidente del Pd, Paolo Gentiloni, chiede una “accelerazione” che sia in grado di sbloccare la situazione.
Conte, riferiscono fonti parlamentari, con ogni probabilità potrebbe sciogliere la riserva sull’incarico già lunedì, dopo aver incontrato a Palazzo Chigi, nel corso dell’ultimo giro di consultazioni, le associazioni dei disabili e una rappresentanza delle popolazioni colpite dal sisma del 2016.