Mancano poche ore al nuovo giro di consultazioni al Quirinale. In vista della giornata di domani, il Colle ha stilato un nuovo calendario. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, accoglierà partiti e leader dalle 16 di domani alle 19 di mercoledì. Intanto proseguono le trattative tra il M5S e il Pd sull’ipotesi di un Conte bis. Ma nel caso in cui le due forze politiche non raggiungano un accordo il Capo dello Stato potrebbe essere già pronto a dare vita a un esecutivo istituzionale per portare il Paese alle urne a novembre. I leader dei partiti dovrebbero comunicare le loro indicazioni al Quirinale entro le 19 di questa sera.
Il vero ostacolo, nella trattativa tra Luigi Di Maio e Nicola Zingaretti, resta Giuseppe Conte. Per il leader M5S, che oggi potrebbe tornare a incontrarsi con Zingaretti, il premier dimissionario è l’unico nome in campo per il nuovo esecutivo. Mentre il segretario Dem chiede una svolta e discontinuità rispetto al Governo M5S-Lega. Oggi i due leader sono tornati a incontrarsi a Palazzo Chigi. “Occorre un confronto – ha detto Zingaretti a Repubblica -, non siamo disponibili a essere presi in giro o solo ad accettare diktat o niet via Twitter. Non è così che si governa un grande Paese. Noi siamo pronti a fare la nostra parte per un Governo nuovo e di svolta, anzi la stiamo facendo, mettendo a disposizione le nostre idee”.
“Si può e si deve andare avanti nel rispetto delle idee e delle prerogative degli altri” ha detto, questa mattina, il segretario Pd Zingaretti fuori dal Nazareno. “Sono convinto – ha aggiunto – che serve un governo per questo paese, un esecutivo di svolta, che vuol dire rimettere al centro il lavoro, l’ambiente, le imprese, la ricostruzione di un rapporto serio con l’Ue. Io lavoro per una soluzione seria, ma devono farlo tutti, ascoltando ciascuno le ragioni degli altri”.
Zingaretti potrebbe convocare la direzione del partito domani alle 18, anche se in realtà l’organismo è convocato in forma permanente, dalla scorsa settimana, e cioè quando i dem hanno approvato all’unanimità l’ordine del giorno con i cinque punti inderogabili per la formazione del nuovo governo. Anche il M5S, sempre domani, alle 19, riunirà in assemblea i suoi gruppi parlamentari.