Difficile dire se è semplice casualità o se c’è dell’altro. Quel che è certo è che Lucia Annunziata, direttore dell’Huffington Post e conduttrice di In mezz’ora su Rai3, dopo aver ricevuto una risposta sgradita e negativa dall’amministratore delegato Rai, Fabrizio Salini, sulla possibilità di affidare la regia del programma ad un esterno, è diventata una delle firme più critiche riguardo all’eventualità di proseguire con questa legislatura, addirittura apostrofando Matteo Renzi – che pure in passato ha più e più volte difeso – e Beppe Grillo come “Scilipoti” perché vorrebbero salvare l’insalvabile. Insomma, l’Annunziata si è scoperta una delle più autorevoli firme a spingere per il voto.
BOTTA E RISPOSTA. Ma partiamo da principio. La giornalista aveva chiesto con una lettera scritta al Cda Rai un esterno cui affidare la regia del suo programma. Parliamo, nella fattispecie, di Alessandro Renna, storico regista delle trasmissioni di Giovanni Floris. La risposta, secca, che è arrivata dall’amministratore delegato di Viale Mazzini, Fabrizio Salini, però, non ha lasciato adito a dubbi: non ci saranno ricorsi a esterni perché, laddove è possibile, bisogna far riferimento ai dipendenti interni, nel duplice tentativo di potenziare le maestranze interne e di tagliare eventuali sprechi. Una posizione, questa, su cui tra gli altri tanto aveva insistito il consigliere Rai Riccardo Laganà: “La regia alla fine sarà affidata ancora a David Marcotulli, il regista Rai che ha contribuito a far crescere dal punto di vista dell’immagine l’approfondimento politico domenicale di Rai3”.
Questa scelta, ha spiegato ancora il consigliere, “dimostra come l’azienda, se unita e libera di agire, può concretamente valorizzare le risorse interne innescando il percorso virtuoso del merito, offrendo la possibilità di crescere a tutte le figure professionali presenti in azienda”. Resta, ovviamente, il dubbio sul perché la Annunziata abbia così insistito nel voler cambiare regista dopo sette anni di gestione di Marcotulli, grazie alla quale In mezz’ora in più è diventato punta di diamante nell’informazione di Rai3.
NERVI TESI. Secondo alcuni, però, la giornalista avrebbe mal digerito il “gran rifiuto”. E anche da questo, raccontano le malelingue, sarebbe nato il post ultra-critico della Annunziata contro chi ha osato muoversi per costruire l’opzione di un Governo istituzionale che, ovviamente, scongiurerebbe l’ipotesi di voto anticipato. “Uno voleva rottamare la politica (Renzi, ndr), l’altro voleva aprire il Parlamento come una scatoletta di tonno (Grillo, ndr), entrambi ora chiedono un ‘governo di scopo’, con chiunque ci stia, pronti anzi a stringere la mano ai peggiori nemici, per salvare l’Italia naturalmente, come due Scilipoti qualunque”.
Qual è il nesso? Con un Esecutivo nuovo molto probabilmente anche la gestione di Salini (nominato in quota M5S) potrebbe subire degli scossoni o, alla peggio, potrebbe terminare, con tutte le conseguenza del caso. Tesi ardita, secondo altri. Ma resta il fatto che il post sia stato pubblicato pochi giorni dopo la decisione del Cda. La partita, però, ora potrebbe coinvolgere anche altri autorevoli conduttori. Lo stesso problema del regista esterno, infatti toccherebbe anche Porta a Porta di Bruno Vespa e Frontiere, nuovo programma di Franco Di Mare. Vedremo se i due conduttori si adegueranno alla circolare di Salini o se rimbrotteranno, facendo poi campagna per far cadere il Governo e, già che ci siamo, anche la nuova amministrazione di Viale Mazzini.