“In questa storia non mi convince proprio niente, soprattutto l’atteggiamento della Lega. O sono impazziti tutti all’improvviso, oppure fila tutto, ma in un solo senso: a Salvini interessano poltrone e voti. Per lui, in realtà, viene prima la Lega, non gli italiani”. Non fa una piega il ragionamento di Francesco Forciniti, combattivo portavoce del MoVimento 5 Stelle in Commissione Affari costituzionali alla Camera.
Conte ha respinto al mittente la “narrativa del Governo che non opera” alimentata da Salvini. Ricordandogli che in spiaggia nelle ultime settimane a bere mojito in realtà c’era lui. Eppure in questo anno di Governo voi avete dimezzato i consensi e Salvini li ha raddoppiati: come se lo spiega?
“Chi fa poco sbaglia poco. Se stai in spiaggia, al massimo puoi sbagliare ombrellone. Adesso invece Salvini si è improvvisamente attivato e ha un desiderio impellente di far riaprire le Camere. Bene, glielo spiega lui ai cittadini perché non si possono fare più la riforma della giustizia e la flat tax. Glielo paga lui agli italiani l’aumento dell’IVA. È stata una mossa scellerata, ma gli elettori sapranno come reagire il loro voto”.
Perché secondo voi la Lega ha rotto proprio ora, dopo il voto sul Tav, dal quale peraltro è uscito vincitore? Era già tutto calcolato?
“Ripresenterei quella mozione altre 100 volte. È stato il modo migliore per smascherare il sistema unito e compatto contro i reali interessi del Paese. La Lega è uscita vincitrice perché ha votato con Pd, Forza Italia e Fratelli d’Italia. Però si è messa a nudo per quello che è davanti agli italiani, siamo sicuri che sia stata la mossa vincente?”.
Di Maio ha chiesto chiaramente a tutte le forze politiche di approvare prima il taglio dei parlamentari. Ma la Lega ha accelerato la crisi proprio per evitare di restare impigliata nell’iter della riforma costituzionale e di non poter più andare alle urne per almeno un anno, un anno e mezzo. L’esito della vostra richiesta sembra scontato, non crede?
“Adesso che sono saltati gli schemi perché Salvini ha fatto cadere il governo, niente è scontato. Noi onoreremo fino in fondo le promesse fatte agli italiani e spingeremo per l’approvazione definitiva di questa riforma. Sarà un altro banco di prova per misurare la credibilità di tutte le forze politiche”.
Come crede che si comporteranno?
“Vediamo se vorranno far risparmiare alle casse dello Stato mezzo miliardo a legislatura da reinvestire in servizi, oppure lotteranno per la conservazione della specie”.
Se Conte sarà sfiduciato, come sembra certo, potrebbe essere necessario un governo di transizione che traghetti il Paese al voto. Lo sosterrete?
“Un governo tecnico – lo abbiamo già detto – è una follia. Ma questo lo diciamo a Salvini, che ha fatto il pasticcio. Per il resto, massima fiducia nel presidente Mattarella”.
Qual è stato il principale errore dei Cinque Stelle in questo anno di Governo? Aver ceduto troppo alle pretese di Salvini che oggi vi accusa di aver detto solo No?
“Tornando al discorso di prima, per converso, chi fa tanto rischia di sbagliare tanto. Noi alcuni errori li abbiamo fatti, ma in assoluta trasparenza e buona fede. Salvini parla, noi facciamo. Forse abbiamo sopravvalutato la serietà della Lega, ma il contratto è servito proprio a quello: a tutelare noi, e i cittadini, in caso di clamorose perdite di credibilità di Salvini. È andata così, la Lega ha deluso tutti, ma almeno noi abbiamo fatto provvedimenti storici come Reddito di Cittadinanza, Spazzacorrotti e decreto Dignità”.