Primo vertice al ministero della Giustizia, questa mattina, della squadra speciale di giustizia per la protezione dei minori, istituita il 22 luglio dal ministro Alfonso Bonafede sull’onda del caso Bibbiano. Il Guardasigilli, nel corso della riunione, ha sottolineato “il ruolo molto importante di quest’organismo in un settore delicatissimo”. “I fatti di cronaca emersi, in ultimo il caso di Bibbiano – ha detto Bonafede -, impongono allo Stato una maggiore attenzione e uno sforzo ulteriore rispetto al passato. Occorre prendersi cura dei bambini durante tutto lo svolgimento del percorso di affidamento, valutandone i presupposti ma anche garantendo un monitoraggio delle varie tappe. Lo Stato deve essere sempre al fianco dei bambini”.
Prendendo spunto dai fatti emersi dalle cronache di questi giorni Bonafede ha aggiunto: “Non intendiamo sostituirci alla magistratura nella valutazione di singole vicende. Abbiamo massima fiducia nel lavoro dei giudici. Partendo dalle vicende di Bibbiano dobbiamo fare un lavoro che riguarda l’intero territorio nazionale, avendo come obiettivo fondamentale la tutela del minore e della sua famiglia. Servono investimenti adeguati per sostenere gli operatori del settore, che sconta purtroppo uno spezzettamento delle competenze e dei diversi livelli territoriali chiamati in causa. Serve, invece, una visione a 360 gradi sulla tematica degli affidi. Nelle fasi di vuoto rischiamo di avere momenti di ombra in cui non riusciamo a proteggere i minori”.
Il Guardasigilli, chiarendo che la squadra è da subito operativa, ne ha presentato i componenti. Ne fanno parte: il capo di Gabinetto del ministero della Giustizia Fulvio Baldi, il vice capo di Gabinetto Gianluca Massaro, Rossella Pegorari, magistrato del Gabinetto, Giampaolo Parodi, vice capo dell’Ufficio legislativo di via Arenula, il capo dell’Ispettorato del ministero, Andrea Nocera, Alessandra Cataldi, direttore generale per i Sistemi informativi automatizzati, il capo del Dipartimento degli affari di giustizia, Maria Casola, il capo del Dipartimento dell’organizzazione giudiziaria, Barbara Fabbrini, il capo del Dipartimento della giustizia minorile e di comunità, Gemma Tuccillo, Giuseppe Buffone della Direzione generale della giustizia civile, Silvia Albano dell’Associazione nazionale magistrati, Maria Francesca Pricoco, presidente dell’Associazione italiana magistrati minorenni e di famiglia, Gianmario Gazzi, presidente dell’Ordine degli assistenti sociali, Fulvio Giardina, presidente dell’Ordine degli psicologi, Maria Masi, vice presidente del Consiglio nazionale forense e il commissario straordinario del Forteto e Garante per l’infanzia e adolescenza della Regione Lazio, Jacopo Marzetti.