La Procura di Siracusa ha aperto un fascicolo sulla vicenda di nave Gregoretti della Guardia Costiera, ferma nel porto di Augusta dalla notte di sabato scorso con a bordo 115 migranti. Il comandante della nave, secondo quanto si apprende, è in Procura per essere sentito dagli inquirenti. Anche stavolta si tratta di una nave italiana e anche stavolta il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha negato l’approdo ai migranti che si trovano a bordo.
Stavolta, però, la via del dialogo ha funzionato, aver alzato la voce con l’Europa ha dato i primi risultati. Tanto che la Germania si è detta disponibile ad accogliere una parte dei profughi che ancora si trovano a bordo del pattugliatore Gregoretti, ormeggiato da sabato notte al pontile Nato della Marina militare di Augusta. Salvini era stato perentorio: “nessuno sarà fatto sbarcare se prima la Ue non dirà dove verranno distribuiti i migranti”, aveva tuonato. Una richiesta all’Europa rilanciata domenica anche dal ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli che aveva ribadito ancora una volta come la questione migratoria riguardasse tutto il Continente.
Ora l’impegno della Germania, appunto, potrebbe sbloccare la situazione. Intanto è stato dato il via libera per poter far scendere 16 minorenni tra i 15 ed i 17 anni, fra le 131 persone ancora a bordo del Gregoretti. Mentre a Bruxelles, su richiesta dell’Italia, continua il lavoro della Commissione per coordinare i contatti fra gli Stati membri che intendono seguire l’esempio di Berlino e dichiararsi disponibili a fare la loro parte. I migranti del pattugliatore sono salpati dalla Libia il 25 luglio con alcuni gommoni. Tre sono stati soccorsi dalla guardia costiera libica mentre altri tre hanno proseguito la navigazione entrando all’interno della zona di SAR maltese.
Le autorità de La Valletta hanno soccorso un gommone con circa 100 migranti e richiesto nel contempo collaborazione all’Italia che ha inviato, su indicazioni del Ministero dell’Interno due motovedette, che hanno quindi trasbordato i migranti sulla Gregoretti, prima approdata a Catania, dove è stata fatta scendere un donna all’ottavo mese di gravidanza, e poi ad Augusta. I migranti a bordo sono stati rifocillati e la situazione sanitaria è monitorata dal medico del Cisom, imbarcato sul pattugliatore. Insomma tutto sotto controllo. Adesso se più Stati dovessero dare la disponibilità, arriverebbe di conseguenza l’autorizzazione allo sbarco di tutti i migranti con il ministro dell’Interno pronto a dare il via lbera proprio perchè non si verifichi un altro caso Diciotti. Lo scorso anno la Diciotti soccorse 177 migranti nel Mediterraneo e poi arrivò al porto di Catania. Dove, però, non potè far sbarcare nessuno per quasi dieci giorni, per la ferma opposizione di Salvini, che per quella vicenda fu indagato.