Sul nuovo look del M5S arriva la benedizione ufficiale della base. Che si è espressa sulla nuova struttura che assumerà il Movimento: dai facilitatori al cosiddetto “mandato zero” per i consiglieri comunali. Alle 13 di ieri si è chiusa la votazione da parte degli iscritti su Rousseau: per i 5 quesiti lanciati dal capo politico Luigi Di Maio sono state espresse in totale 123.755 preferenze. 17.307 utenti (il 68%) hanno detto sì al mandato zero per i consiglieri comunali: i no sono stati 8.148 (32%). Hanno votato a favore dell’organizzazione regionale del M5S 21.111 persone (3.693 i voti contrari), mentre sui rapporti con le liste civiche 19.044 utenti si sono detti favorevoli e 5.329 contrari. Gli altri due quesiti riguardavano la nuova organizzazione nazionale (20.654 i sì, 3.710 i no) e la candidatura durante il secondo mandato solo per consiglieri comunali (15.005 voti a favore e 9.754 contrari).
MANO PIENA. Nella nuova organizzazione ci saranno 12 facilitatori ai quali viene affidato il compito di occuparsi di temi specifici (ambiente, economia, giustizia e affari istituzionali, imprese, agricoltura, lavoro e famiglia, sanità, innovazione, scuola, sicurezza, trasporti e infrastrutture, esteri) in un nuovo gruppo nazionale che si chiamerà: “Team del Futuro”. “Chi vorrà ambire a questi ruoli dovrà essere votato dagli iscritti su Rousseau”, ha spiegato Di Maio, sottolineando che sono richiesti “titoli o esperienza per il tema per cui ci si propone”, ma anche un progetto da presentare e un team alle spalle perché “abbiamo bisogno di gente che faccia squadra e non di gente che faccia il solista”.
Al ruolo non potrà candidarsi chi ha ruoli di governo o doppi ruoli, come un presidente di commissione in Parlamento. Il facilitatore a metà mandato – chi verrà eletto a questa tornata sarà colui che poi durerà in carica per i prossimi 3 anni – sarà sottoposto a un recall per fare il punto sui risultati che ha messo nel suo progetto. il Team del Futuro verrà affiancato da alcuni ruoli organizzativi – comunicazione, personale, formazione, area legale, enti locali e Open candidature – “che affideremo a persone che hanno un’alta professionalità”. Anche per loro servirà il via libera degli iscritti. Oltre ai facilitatori nazionali ci saranno quelli regionali: nelle regioni grandi saranno cinque, otto in Lombardia, tre in quelle più piccole. Anche qui stop ai doppi incarichi.
Il facilitatore regionale può essere un portavoce, ma non può essere un presidente di Commissione, sottosegretario, ministro, presidente di un’assemblea. Addio poi alla regola dei due mandati per i consiglieri. è il famoso mandato zero, ossia “un mandato, il primo, che non si conta nella regola dei due mandati, cioè un mandato che non vale”. La regola, ora approvata dagli iscritti, “varrà solo e soltanto per i consiglieri comunali e per i consiglieri di municipio”. Una mossa, spiega ancora Di Maio, nata per non gettare alle ortiche l’esperienza acquisita che il consigliere potrebbe portare con sé “in altri consessi, ad esempio in Regione, in Parlamento o all’Europarlamento”.