“Se qualcuno ha abbandonato l’Aula di Palazzo Madama è perché qualcun altro non ci è ancora entrato”. E quel qualcuno di cui parla il deputato M5S, Davide Serritella, che si è guardato bene dal metterci piede è il ministro dell’Interno e leader della Lega, Matteo Salvini. Insomma, l’iniziativa presa mercoledì scorso dai Cinque Stelle, che hanno lasciato (in parte) la seduta durante l’informativa di Conte sul Russiagate, non deve essere interpretata come un’atto contro il presidente del Consiglio. Al quale “abbiamo ribadito il nostro plauso in occasione del question time” tenutosi a Montecitorio nella stessa giornata. E dopo l’incontro di ieri tra i leader del Movimento, Luigi Di Maio, e della Lega, Matteo Salvini, i Cinque Stelle guardano avanti. “Siamo già nella fase due”, assicura Serritella.
Mezzo gruppo Cinque Stelle ha lasciato l’Aula del Senato durante l’informativa del presidente del Consiglio Conte. Come mai questa decisione?
“Per noi il Parlamento è il luogo sovrano dove si esercita la democrazia nel Paese, quindi se qualcuno ha abbandonato l’Aula di Palazzo Madama è perché qualcun altro non ci è ancora entrato. Il capogruppo al Senato, in ogni caso, ha chiarito tutto con la solita serietà e puntualità”.
Eppure, sulle prime, c’era chi aveva ipotizzato che fosse un atto di contestazione contro il premier per la sua apertura sulla Torino-Lione. Davvero il Tav non c’entra nulla?
“Dalla Camera abbiamo ribadito il nostro plauso all’operato del Governo e il nostro sostegno al premier Conte in occasione del Question Time, sempre di mercoledì, con il nostro capogruppo a Montecitorio Francesco D’Uva. Più chiaro di così…”.
Alla fine sul Tav deciderà il Parlamento, dove però il via libera all’opera sarà praticamente scontata. Come lo spiegherete ai vostri elettori?
“Ai nostri elettori abbiamo detto che il nostro è un No convinto alla Tav. Lo era prima e continua ad esserlo. Adesso, in Parlamento, vedremo chi con il proprio voto darà l’ok a quest’opera inutilmente faraonica e preistorica. Sarà chi voterà a favore del Tav a dovere delle spiegazioni ai cittadini”.
Il faccia a faccia atteso da giorni tra Di Maio e Salvini alla fine c’è stato. Ci sono le premesse per chiudere questa fase di tensioni quotidiane tra alleati e aprire una vera Fase due del Governo? Ed eventualmente quali dovrebbero essere le priorità?
“Il Movimento è pronto da tempo a concretizzare altri importanti provvedimenti, come salario minimo, riforma della giustizia e tutte le misure a favore di famiglie e imprese. L’agenda di Governo e l’attuazione del contratto (quest’ultima già giunta ad un ottimo punto) sono stati i temi al centro dell’incontro di ieri tra Luigi Di Maio e Matteo Salvini. Siamo già nella fase due”.
Intanto, nel pieno della polemica per l’assenza di Salvini al Senato, è arrivato il via libera alla fiducia sul decreto Sicurezza bis, nel quale alcuni emendamenti M5S hanno introdotto, importanti novità…
“Premetto che ho apprezzato molto l’intervento del capogruppo D’Uva in occasione del voto di fiducia. Lo ribadisco anche io: se dire No a mafie e corruzione significa essere rompicoglioni, lo saremo sempre! Detto questo, aggiungo che il MoVimento ha dato un grande contributo all’arricchimento di questo provvedimento, con emendamenti come la confisca e la riassegnazione alle forze dell’ordine delle imbarcazioni che violano la legge italiana. Ma abbiamo anche limato e limitato alcuni eccessi del Sicurezza Bis. Adesso lo abbiamo approvato alla Camera, basta strumentalizzazioni”.