Il vicepremier Matteo Salvini è “superficiale”, ha “scarse competenze” e una “forte abilità nella comunicazione e nella manipolazione dei fatti” dunque meriterebbe una mozione di sfiducia per “dimostrare all’esterno quante profonde differenze ci sono nel governo”. A parlare è Di Maio, non Luigi, il vicepremier e leader M5S, ma il deputato del Pd, Marco. Il curioso episodio si è materializzato in un’intervista, pubblicata, questa mattina, sull’edizione cartacea de Il Foglio, e ripresa anche da alcune agenzie. Il direttore del quotidiano fondato da Giuliano Ferrara, Claudio Cerasa, ha poi raccontato all’agenzia Dire cosa è accaduto: “Quando qualche giorno fa abbiamo letto che Salvini si era confuso nel leggere una agenzia di Di Maio del Pd che chiedeva la mozione di sfiducia nei suoi confronti abbiamo deciso di fare un’intervista e giocare con il cognome. Non c’è nulla da spiegare, non è una fake news ma un gioco, i 5 stelle ci pensano da soli a screditarsi”.
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