L’esponente radicale ed ex parlamentare, Rita Bernardini, è stata portata in caserma dai Carabinieri, questa mattina, a Roma, dopo che i militari hanno controllato la sua abitazione e ne sono usciti con delle buste di cannabis che lei coltiva a scopo terapeutico, come ha più volte affermato senza farne mistero. Ad confermarlo è stato l’avvocato della stessa esponente del Partito Radicale, Giuseppe Rossodivita, che ha raggiunto la Bernardini in caserma.
La radicale, circa un’ora fa, aveva postato su Facebook: “Forse è la volta buona. Telefonata dei carabinieri: lei è in casa? No, veramente sono sul treno per andare a Parma (laboratorio Spes contra Spem nel carcere), sto fuori 2 giorni. Deve venire qui! Ho fatto appena in tempo a scendere dal treno e ora sono su un taxi verso casa. #cannabis regolamentata! Accesso alle cure!!!”. Allegate al post la Bernardini ha pubblicato le foto delle piante di cannabis che coltiva a scopo terapeutico nel suo terrazzo.
Il suo legale ha precisato che si tratta di un sequestro e che al momento “non ci sono ordinanze di custodia cautelare” a carico di Rita Bernardini “anche se si è parlato di arresto”. In caserma l’ex deputata è stata sottoposta alle procedure di fotosegnalazione. “Vedremo cosa deciderà il magistrato che è stato contattato dai Carabinieri – ha spiegato ancora Rossodivita -, se riterrà di applicare misure precautelari”.