di Andrea Koveos
Tutti rimandati a settembre. I test di ammissione per le università a numero programmato, nizialmente previsti dal 23 al 25 luglio, sono slittati a dopo le vacanze. Arriverà mercoledì il nuovo decreto firmato dal ministro dell’Università, Maria Chiara Carrozza, che forse si trova tra le mani il compito più difficile della sua carriera. Sbrogliare la matassa dei test d’ingresso. E Il problema è quello di sempre: correggere il sistema della valutazione scolastica. Il decreto, andrà a sostituire quello approvato lo scorso 24 aprile, targato Profumo, che tanto aveva fatto discutere, non solo per l’anticipo dei test di ammissione a luglio, ma anche per il peso assegnato al diploma nell’accesso alle facoltà a numero programmato. Nessuna indiscrezione sul suo contenuto, anche se una cosa è certa: non si potrà fare a meno del bonus maturità che dovrà essere rapportato alle singole commissioni d’ esame e non a tutto il territorio nazionale. La legge ora prevede un bonus che può essere assegnato agli studenti che alla maturità prendono un voto dagli 80 centesimi in su, mentre il valore del bonus ai test universitari può essere al massimo di 10 punti. Classifica che nella valutazione finale diventa fondamentale per l’ingresso negli atenei. Proprio la complessità del sistema di valutazione del curriculum scolastico rappresenta il nodo su cui il ministro deve trovare la quadra. Ma non è l’unico. Altro punto essenziale, di cui il decreto dovrà tenere conto, riguarda le modalità di svolgimento dei test, che dovranno avere le stesse modalità di svolgimento in tutto il territorio nazionale. Non basta. Per evitare ricorsi che, se vinti, potrebbero annullare l’intera graduatoria nazionale sarebbe necessario, così come già palesato in Parlamento, seguire scrupolosamente alcune indicazioni: l’assegnazione predefinita del posto attraverso un sorteggio in aula; un distanziamento minimo tra un banco e l’altro in cui siedono i candidati, un numero proporzionale di vigilantes in base al numero dei candidati e un controllo capillare di eventuali strumenti assolutamente vietati come tablet telefonini o altro.Ma il ministro, come si dice a scuola, potrà non accontentarsi del compitino e dovrà andare oltre come è nelle sue capacità contenute per altro in un curriculum di tutto rispetto. Come? Rivedere il decreto del 2008, il provvedimento che ha introdotto il bonus da assegnare solo agli studenti che conseguono un elevato punteggio alla maturità. Una disposizione che molti considerano discriminatoria perché non terrebbe conto delle particolarità dei vari corsi, oltre che del tessuto sociale e familiare dove sono collocati. Ma le decisione del ministro ha provocato anche alcune critiche, secondo le quali la decisione di far slittare i test d’ingresso nelle università italiane da luglio a settembre non mancherà di portare disagi al sistema universitario nazionale. Rimane il fatto che il decreto Profumo presentava criticità, mentre il nuovo ministro dovrà muoversi all’ interno di quel provvedimento.
Ecco le nuove scadenze per gli studenti. Il 3 settembre per i Corsi di Laurea e di Laurea Magistrale a ciclo unico, direttamente finalizzati alla formazione di Architetto; il 4 settembre per i Corsi di Laurea delle professioni sanitarie; il 9 settembre per i corsi di laurea magistrale in Medicina e Chirurgia e Odontoiatria e Protesi Dentaria; il 10 settembre per il corso di laurea magistrale in Medicina Veterinaria.