“Anche a seguito degli ultimi eventi che hanno diminuito il numero dei cassonetti disponibili, entro 7 giorni a decorrere dalla notifica della presente ordinanza Ama dovrà assicurare la provvista dei primi 300 cassonetti entro 3 giorni”. E’ quanto si legge nell’ordinanza regionale che il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ha firmato per contrastare l’emergenza rifiuti nella Capitale. Sempre ad Ama si chiedono “più mezzi per la raccolta rifiuti sia differenziata che indifferenziata che indifferenziata, stradale o porta a porta, al fine di minimizzare la permanenza dei rifiuti per le strade, anche con l’ausilio di ditte appaltatrici, entro 7 giorni”.
“Garantire raccolta, trasporto e lavorazione nei propri impianti anche nei giorni festivi”, si legge ancora nel testo dell’ordinanza regionale e “assicurare la funzione di trasferenza nell’ambito del territorio di Roma verso gli impianti di trattamento, mantenendo in esercizio il sito attualmente autorizzato o individuando uno o più siti alternativi, anche di trasbordo, da avviare all’esercizio entro 15 giorni”. “Nel caso di individuazione di siti alternativi – si legge ancora nel documento – che richiedano l’avvio di una procedura di autorizzazione, questa potrà essere presentata all’amministrazione competente, anche contestualmente alla messa in esercizio e comunque non oltre 7 giorni successivi”.
“Vorrei sgomberare il campo da un equivoco: gli impianti nel Lazio ci sono, funzionano e grazie a questi impianti Roma può avere il giusto supporto”, ha detto Zingaretti illustrando i contenuti dell’ordinanza. “La vera questione – ha aggiunto il governatore del Lazio – è che Roma non è autosufficiente nella raccolta, nel trattamento e nella carenza degli impianti di trasferenza. Dobbiamo mettere mano a una situazione complessa con un spirito collaborativo per avere un progetto credibile. Il 9 la Regione parteciperà al tavolo interistituzionale al ministero con la massima disponibilità. Anche questa ordinanza nasce da una serie di incontri serrati con il ministro”.
“Confermiamo – ha detto ancora Zingaretti – l’obiettivo di arrivare entro fine luglio all’approvazione del piano rifiuti e confermo che partirà il bando per la costruzione della fabbrica Green di Colleferro”. Parlando ancora dell’ordinanza, Zingaretti ha detto: “Non crediamo che questa sia una ordinanza punitiva, punta invece all’efficienza di un sistema, esiste un problema storico che credo vada superato. Penso che la Capitale di un grande Paese moderno non può dipendere dalla disponibilità e dalla buona volontà di altri comuni, Regioni o Stati stranieri. Una grande capitale – ha detto ancora il presidente della Regione Lazio – deve dotarsi di una impiantistica moderna che la renda autonoma questa ordinanza è un atto di responsabilità e resterà in vigore fino al 30 settembre”. L’ordinanza non prevede sanzioni. “Noi intimiamo di attuare l’ordinanza – ha spiegato Zingaretti -, ci auguriamo che non ce ne sia bisogno poi con prefettura e ministero ci accorderemo anche su questo. Comunque si tratta di una ordinanza e non di un commissarimento”.
“Speriamo che questa sia la volta buona dopo tante parole. I camion di Ama – ha commentato sulla sua pagina Facebook il sindaco di Roma, Virginia Raggi – sono già in viaggio per gli impianti regionali di smaltimento dei rifiuti di Rocca Secca, Viterbo, Frosinone, Pomezia, Colleferro, Civitavecchia: spero che possano scaricare la spazzatura e non siano costretti a tornare indietro pieni perché hanno trovato ancora una volta i cancelli chiusi. Per il resto quelle di Zingaretti restano le solite promesse: in sette anni non è riuscito a scrivere il Piano Regionale dei Rifiuti e ora pretende di pulire Roma in sette giorni. Per un mese ha voltato la faccia dall’altra parte fino a quando lo abbiamo costretto a fare questa ordinanza per sbloccare i siti dove portare i rifiuti. Zingaretti – conclude la sindaca di Roma – sfiora il ridicolo quando dice di ripulire la città in una settimana. La smetta di illudere i cittadini con false promesse. Sia serio”.