“Abbiamo già preparato la querela nei confronti del ministro Salvini. Non è facile raccogliere tutti gli insulti che Salvini ha fatto in queste settimane e anche le forme di istigazione a delinquere, cosa che è ancora più grave se fatta da un ministro dell’interno. Nel circuito di questi leoni da tastiera abituati all’insulto, è lui che muove le acque dell’odio”. E’ quanto ha annunciato, hai microfoni di di Radio Cusano Campus, l’avvocato Alessandro Gamberini, legale della capitana della nave Sea Watch, Carola Rackete, arrestata dopo essere sbarcata nel porto di Lampedusa e poi rimessa in libertà dal gip. “Una querela per diffamazione – ha aggiunto il legale – è il modo per dare un segnale. Quando le persone vengono toccate nel portafoglio capiscono che non possono insultare gratuitamente”.
“Infrange leggi e attacca navi militari italiane, e poi mi querela. Non mi fanno paura i mafiosi, figurarsi una ricca e viziata comunista tedesca! Bacioni” ha commentato con un Tweet il ministro dell’Interno. “Non vedo l’ora di essere denunciato. Non vedo l’ora di incontrarla in tribunale – ha aggiunto il leader della Lega -, così almeno la vedo. Mi toglierei quella soddisfazione”. A chi gli ha ricordato che la comandante si è offesa per essere stata chiamata “comunista viziatella”, Salvini ha poi risposto: “Si è offesa di più per comunista o viziatella? La capisco…”.
In merito all’attuale posizione della Rackete, il suo lega ha spiegato che la donna “rimane indagata per il reato di resistenza a pubblico ufficiale e del reato previsto dall’articolo 1100 del Codice della navigazione”. “Io – ha aggiunto Gamberini – mi sono subito affrettato a dire che abbiamo vinto una battaglia, ma non la guerra. Il procedimento continua. Carola è tornata libera senza alcuna limitazione e il giudice ha sgombrato il campo dalla possibilità che quella della Guardia di finanza possa essere considerata nave da guerra”.