“Dal primo luglio non sarò più allenatore. La mia esperienza finisce qui. Ringrazio tutti, da Sacchi, Abete, a Viscidi, che mi ha dato l’opportunità di crescere e fare una bella esperienza”. In una conferenza stampa all’Admiral Hotel di Zola Predosa (Bo), Luigi Di Biagio annuncia il suo addio alla guida della Nazionale under 21, uscita di scena nella fase a gironi dell’Europeo di categoria e dunque nemmeno qualificata alle prossime Olimpiadi di Tokyo.
“In senso assoluto ho fatto un ottimo lavoro se l’obiettivo era rilanciare il calcio italiano e competere con le massime squadre europee, con tanti ragazzi che vanno in nazionale A – ha detto l’ormai ex ct degli azzurrini – Poi ci sono le note dolenti, che sono quelle dell’Europeo. Non posso essere contento ma non è stato un fallimento”. Ieri la partita determinante per l’Italia era Francia-Romania: sarebbe bastato che una delle due squadre avesse vinto e l’Italia sarebbe passata come migliore seconda. E invece l’ombra del “biscotto” ha giocato brutti scherzi: la partita è finita con uno scialbo 0-0. Determinante per l’esclusione degli Azzurrini la partita incredibilmente persa per 1-0 contro la Polonia.
Il responsabile principale sono io – ha proseguito l’ex giocatore di Roma e Inter – Mi fa piacere che si dica che per tre partite l’Italia ha giocato bene, che ha fatto più tiri in porta di tutti e subito meno tiri. Nella mia esperienza, per l’80% delle partite abbiamo giocato meglio degli altri. E quando si dice che non giochiamo a calcio, che non corriamo e che il nostro calcio non ha un senso logico, si è in malafede”. “Sicuramente richiamerei i sei arrivati dalla Nazionale A, anche se non erano al meglio e hanno dovuto fare allenamenti specifici. Inoltre ho prestato all’under 20 qualche giocatore che purtroppo non è tornato. Abbiamo 50 giocatori tra under 19, 20 e 21 e abbiamo ottenuto ottimi risultati”.