“L’austerity non è amica della difesa dell’ambiente”. E la questione va posta con fermezza al tavolo delle trattative in sede Ue. “Bene ha fatto Di Maio a chiedere di non includere gli investimenti ambientali nel vincolo del 3%”, rilancia la capogruppo dei Cinque Stelle in commissione Ambiente della Camera, Ilaria Fontana. “Ambiente e tutela del territorio, sanità, istruzione, spese sociali sono parte integrante di un patto per dare un futuro stabile alla nostra società – spiega a La Notizia -. Le politiche liberiste di Bruxelles di questi anni hanno favorito solo lo sviluppo… dell’inquinamento e della produzione di rifiuti che ci sta distruggendo”.
Un duro atto d’accusa che arriva mentre in Italia parte l’operazione Aria Pulita che stanzia 400 milioni l’anno per un triennio. Come saranno investite queste risorse? “Ci saranno investimenti per favorire la mobilità sostenibile elettrica, per combattere l’inquinamento da riscaldamento domestico, per una gestione non sostenibile dell’agricoltura, per rimodulare i sussidi inquinanti, una strategia per uscire dal carbone entro il 2025 attraverso la riconversione industriale”, prosegue la Fontana.
Una sfida che riguarda tutti. “Penso alle quattro regioni del bacino padano, le più inquinate d’Europa che avranno 180 milioni di euro l’anno per poter investire. Anche il Parlamento è in prima linea: recentemente infatti una mia risoluzione approvata in commissione Ambiente alla Camera ha impegnato il Governo a valutare l’efficacia dei Piani di Risanamento della Qualità dell’Aria regionali, a pubblicare report periodici sulle emissioni atmosferiche di tutti gli impianti in esercizio, sia di produzione di energia sia di trattamento rifiuti”.
Ma come coniugare la tutela ambientale e della salute con la produzione, due interessi apparentemente contrapposti? “Chi conosce a fondo le potenzialità di uno sviluppo amico dell’ambiente sa che non è così”, assicura la deputata M5S. Tanto per fare un esempio, “investire fuori dai vincoli di bilancio Ue 10 miliardi di euro nelle ristrutturazioni e l’efficientamento energetico permetterebbe di creare tantissimi posti di lavoro e combattere seriamente l’inquinamento. Investire seriamente nell’economia del riciclo porta posti di lavoro”. In questo primo anno di Governo “sono stati fatti primi passi importanti”.
La Fontana snocciola i numeri: “53 milioni di euro per la bonifica della Valle del Sacco,la mia valle, 320 milioni per la bonifica di Bagnoli, 11 miliardi per combattere per la prima volta in maniera strutturale il dissesto idrogeologico, 500 milioni di euro per i Comuni con la ‘norma Fraccaro’, altri 500 per la creazione di piste ciclabili e la mobilità sostenibile elettrica…”. E tanto c’è ancora da fare. “Penso al sacrosanto stop alla plastica usa e getta. Le norme Ue parlano del 2021. Bene: per fare questo dobbiamo aiutare la riconversione industriale e le nostre politiche permettono proprio questo”. Tante sfide attendono. “Ma non abbiamo paura di affrontarle perché ora c’è una visione e la lungimiranza per poterle affrontare”.