Il magistrato romano, già presidente dell’Anm, Luca Palamara, secondo quanto riferiscono oggi Repubblica e Corriere, è indagato a Perugia con l’ipotesi di reato di corruzione. La vicenda sarebbe legata a quella del lobbista Fabrizio Centofanti, ex capo delle relazioni istituzionali di Francesco Bellavista Caltagirone. L’inchiesta, affidata al pm Gemma Milani, è legata anche al rinnovo della carica di procuratore capo di Roma sul tavolo del Csm dopo l’addio di Giuseppe Pignatone.
“Apprendo dagli organi di stampa – afferma in una nota lo stesso magistrato – di essere indagato per un reato grave e infamante per la mia persona e per i ruoli da me ricoperti. Sto facendo chiedere alla Procura di Perugia di essere immediatamente interrogato perché voglio mettermi a disposizione per chiarire, nella sede competente a istruire i procedimenti, ogni questione che direttamente o indirettamente possa riguardare la mia persona”.
“Mai, e sottolineo mai, baratterei il mio lavoro e la mia professione per alcunché – aggiunge Palamara nella sua nota – e sono troppo rispettoso delle prerogative del Csm per permettermi di interferire sulle sue scelte e in particolare sulla scelta del procuratore di Roma e dei suoi aggiunti”.