Sarebbero stati una coppia quantomeno singolare. Ma invece i Mussolini’s restano a casa. Sia Caio Giulio Cesare che Alessandra non entreranno a Bruxelles. Così come Daniela Santanchè che raccoglie solo 7mila preferenze. Ma non sono gli unici: da Emma Bonino a Mario Adinolfi, da Marco Rizzo a Nicola Fratoianni, tanti sono i big di coloro che non siederanno al Parlamento europeo. Tra di loro anche Cécile Kyenge (nella foto), per cui è stata una vera e propria disfatta: l’ex parlamentare europea nella circoscrizione Nord Est dove era candidata ha preso soltanto 41.732 voti.
Lo scotto più doloroso lo paga senza dubbio il gruppo riunitosi sotto la sigla +Europa, guidato da due europeisti convinti come Benedetto Della Vedova ed Emma Bonino. A non riuscire nel balzo anche Federico Pizzarotti, con il suo Italia in Comune. Pure i comunisti di Marco Rizzo rimangono fuori dal Parlamento europeo. Per non parlare del Popolo della Famiglia, il soggetto politico ideato e guidato da Mario Adinolfi. Ma gli illustri esclusi sono in ogni lista. Anche in Forza Italia dove non ce l’avrebbero fatta neanche Lorenzo Cesa e Barbara Matera, nonostante si pensava fossero due pezzi da novanta per Berlusconi.
Farà discutere anche il nome di un altro trombato eccellente, come Francesco Saverio Romano, che nella sua Sicilia non riesce a strappare un posto a Bruxelles. Nel Pd, invece, resta fuori il “figliol prodigo” fortemente voluto da Zingaretti, di ritorno da Articolo1: Massimo Paolucci. Al Nord, invece, tra le file dei democratici restano a casa l’ex governatrice del Piemonte, Mercedes Bresso, e l’ex viceministro all’Economia con i governi Renzi e Gentiloni, Enrico Morando. Non mancano defezioni importanti anche nel Movimento cinque stelle. Una su tutte è quella dell’europarlamentare uscente Laura Agea: nonostante il suo impegno in questi cinque anni, non è riuscita a rientrare tra i candidati che, invece, andranno a rappresentare l’Italia in Europa.