Sulla doppia poltrona di Marcello Foa, presidente Rai e di RaiCom, la resa dei conti è ormai inevitabile. Nonostante i reiterati inviti del Movimento Cinque Stelle a lasciare la guida della consociata di Viale Mazzini, che gestisce la distribuzione e la commercializzazione nel mondo dei programmi Rai all’estero, “l’ostinata perseveranza” – per dirla con le parole usate dal senatore M5S Primo Di Nicola – con la quale il presidente della Tv pubblica continua a difendere il suo doppio incarico, ha costretto il vice presidente della Vigilanza a passare alle vie di fatto.
PREGO, SI ACCOMODI ALLA PORTA. A quanto risulta a La Notizia, ieri lo stesso Di Nicola ha depositato in commissione (che proprio oggi tornerà a riunirsi), una risoluzione a sua prima firma, accompagnata da quelle di una decina di commissari Cinque Stelle, per impegnare Foa a lasciare immediatamente la guida di RaiCom o, in alternativa, il Cda di Viale Mazzini a rimuoverlo dall’incarico. Le motivazioni addotte nel testo ricalcano di fatto i rilievi che lo stesso Di Nicola, il primo a sollevare la questione del potenziale conflitto d’interessi di Foa nella duplice veste di controllore (in qualità di presidente di Rai Spa) e controllato (in veste di presidente di RaiCom), ha più volte espresso anche nel corso di interventi pubblici durante le sedute della Vigilanza.
La risoluzione, in particolare, richiama le norme dello Statuto che consentono di affidare al presidente del Cda deleghe limitatamente alle aree delle relazioni esterne e istituzionali e di supervisionare le attività di controllo interno. Un perimetro talmente circoscritto che, secondo Di Nicola, precluderebbe, senza possibilità di deroghe, la presidenza di RaiCom al numero uno del Cda di Viale Mazzini. Insomma, una situazione di incompatibilità che, per il vice presidente della Vigilanza Rai, va rimossa immediatamente per prevenire possibili contestazioni future anche di natura erariale.
DANNO ERARIALE. Rilievo che il senatore 5S aveva già argomentato in un’intervista a La Notizia, legandolo alla scelta di affidare il canale in inglese, cioè un pezzo di servizio pubblico (esclusiva di Rai Spa) a RaiCom. “Dovendo Rai Spa assegnare a RaiCom importanti risorse economiche, un domani i vertici di Viale Mazzini – spiegava Di Nicola – potrebbero essere chiamati a rispondere di eventuali danni erariali”. Resta un quesito: che farà ora Foa? La risoluzione M5S potrebbe essere votata anche dal Pd che ne ha già presentata una con lo stesso obiettivo. Il presidente lascerà RaiCom o rischierà di farsi mettere alla porta?