Sventola la bandiera del Centrodestra sul Piemonte. L’ultima Regione del Nord ad essere conquistata dall’alleanza Lega-Forza Italia-Fratelli d’Italia. I risultati reali saranno noti soltanto oggi, al termine dello spoglio che inizierà alle 14, quando verranno aperte le urne. Ma già il primo exit poll di ieri sera (del consorzio Opinio Italia per la Rai) assomigliava ad un plebiscito per il candidato governatore Alberto Cirio, in testa con una forchetta compresa tra il 45 e il 49%. Seguito dal Centrosinistra, guidato dal presidente uscente, Sergio Chiamparino, accreditato tra 36,5 e 40,5%.
Staccato Giorgio Bertola, candidato M5S (12-16%), nonostante cinque anni fa il Movimento avesse sfiorato il 21,5%. Confinato all’irrilevanza Il Popolo della Famiglia, con Walter Boero che nelle migliori previsioni non supererebbe l’1%. Alle 23 di ieri il dato dell’affluenza parziale, relativo a 778 su 1.181 comuni, era del 64,63% contro il 67,82 della precedente tornata elettorale. Se la tendenza dovesse essere confermata, quindi, il Piemonte cambierebbe colore, dando una nuova spinta alla Lega anche a livello nazionale.
VINCITORI E VINTI. Matteo Salvini e il centrodestra – dopo Sardegna, Molise, Friuli e Basilicata – possono ora sperare di governare anche l’ultima Regione del Nord in mano al Centrosinistra. Vincere e riconquistare il territorio perso cinque anni fa per la caduta di Roberto Cota, vuol dire per la Lega prendersi tutte le Regioni più produttive del Paese. È una vittoria anche per Forza Italia che alla coalizione ha imposto il suo candidato Cirio. I Cinque Stelle escono ridimensionai, nella Regione il cui capoluogo, Torino, è amministrato proprio dal Movimento con Chiara Appendino.
Cirio, candidato di Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia, Udc-Ppe, Sì Tav per il Piemonte, è un eurodeputato uscente, eletto al Parlamento di Strasburgo nel 2014 già assessore al Turismo, Sport e Istruzione della Regione Piemonte e coordinatore della cabina di regia ‘Piemonte Expo 2015’ sotto il presidente leghista Cota. Chiamparino si appresta invece a lasciare la poltrona di governatore conquistata nel 2014 con oltre il 47% dei voti.
VOTO Sì TAV. Risultato ancora più deludente, stando agli exit poll, Bertola, attuale consigliere regionale del Movimento 5 Stelle. E non soltanto per il dato in sé, qualora confermato. Ad essere ridimensionata, infatti, sarebbe anche il “partito” No-Tav sia a livello regionale ma anche in ambito nazionale. Da via Bellerio, del resto, erano stati chiari: se la Lega vince in Piemonte è chiaro che si farà. La prima previsione si è verificata.Per la seconda si vedrà.