Alle elezioni Europee alle ore 19 ha votato il 43,84% degli aventi diritto, facendo registrare un aumento dell’1,7%. Nel 2014, infatti, gli elettori erano stati il 42,14%. Lo rende noto il sito del ministero dell’Interno. Nel 2014 l’affluenza finale alle ore 23 fu del 58,6%. Alle politiche del 2018 l’affluenza alle ore 19 fu del 58,4% (dato della Camera). Con un’affluenza nei Ventisette (Gran Bretagna esclusa) stimata al 51%, queste elezioni europee fanno registrare il record degli ultimi 20 anni: lo ha riferito il portavoce capo del Parlamento europeo, Jaume Duch. La forchetta al momento è del 49%-52%, in attesa dei dati della Gran Bretagna e di quelli definitivi dell’Italia.
L’aumento dell’affluenza alle urne registrato nella maggior parte dei Paesi Ue non solo rappresenta il risultato migliore degli ultimi anni, ma anche la prima inversione di tendenza rispetto a un progressivo, inesorabile incremento dell’astensionismo registrato dal 1979, quando per la prima volta i membri dell’Europarlamento vennero eletti a suffragio universale. Nel ’79 l’affluenza alle urne nell’allora Comunità europea formata da otto Paesi membri fu del 61,8% per scendere poi mano a mano fino 42,6% del 2004 nell’Ue a 28.